Mentre la protesta degli agricoltori prosegue con cortei e presidi in tutta Italia e anche nel centro di Roma, la premier Giorgia Meloni ha incontrato le più importanti organizzazioni di categoria a Palazzo Chigi insieme al sottosegretario alla presidenza Mantovano, ai vicepremier Tajani e Salvini e ai ministri Lollobrigida, Giorgetti, Piantedosi, Fitto, Ciriani e Calderone, per capire come si può andare incontro alle richieste del mondo agricolo. Dal governo è arrivata la promessa di reinserire un'esenzione Irpef per i redditi dominicali sotto i diecimila euro, che secondo una stima di Coldiretti interesserebbe circa 387mila aziende agricole. Nel Milleproroghe sarà anche posticipato di sei mesi l'obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli che non circolano. Tutte le sigle presenti all'incontro si sono dette soddisfatte dal confronto avuto con l'esecutivo, ma auspicano che dalle parole si passi in fretta ai fatti.
«Vogliamo affrontare il tema, molto importante, dei costi di produzione. Vogliamo impedire la vendita sotto i costi di produzione e riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori – ha detto Meloni –. Per rendere efficace la misura prevista nel decreto legislativo contro le pratiche sleali il governo rafforzerà i controlli dell'Autorità di contrasto (Icqrf) e potenzierà le strutture di Ismea per l'elaborazione e la pubblicazione con frequenza mensile dei prezzi dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere».
Serve blocco Ue a cibo prodotto in laboratorio
«Credo che a difesa del settore serva anche un blocco europeo al cibo a base cellulare prodotto in laboratorio. Su questo continueremo a batterci batteremo per una legge europea – ha continuato la premier –. Sulla legge contro la carne coltivata ci hanno tacciato di ogni nefandezza ma avevamo ragione. L'Italia ha fatto da capofila e ha animato una maggioranza di 17 Nazioni che sta appoggiando la nostra posizione e dice insieme a noi che la carne sintetica, la carne prodotta in laboratorio, è una minaccia etica, sociale, ambientale e per la salute».
«In Europa il Governo ha difeso gli agricoltori e contestato fin dall'inizio le scelte sbagliate
imposte dalla Commissione europea – ha concluso Meloni –. Noi siamo sempre stati favorevoli alla difesa dell'ambiente e alla transizione ecologica, ma sempre nettamente e fermamente contrari a quella che è diventata una transizione ideologica, fatta da diktat e da regole frutto di posizioni ideologiche e per le quali si sacrifica la produzione, mettendo a rischio quel concetto di sovranità alimentare che resta un nostro indirizzo irrinunciabile».
Coldiretti al governo, da filiere a Irpef il piano di interventi
«L'aumento dei tassi di interesse, i costi di produzione aumentati a causa delle guerre, l'inflazione che riduce il potere di acquisto e le conseguenze di alcune scelte sbagliate dell'Unione Europea – ha spiegato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini nel corso del vertice – stanno determinando situazioni di difficoltà in numerose aziende. A livello nazionale sono necessari alcuni interventi che rispondano innanzitutto alla difesa del reddito delle aziende agricole. Come richiesto nei mesi scorsi, è importante poter
ripristinare l'esenzione Irpef agricola e lo sgravio contributivo per le nuove imprese agricole aperte da giovani».
«Importante – ha sottolineato – l'annuncio dell'inserimento nel Milleproroghe della proroga dell'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli, come richiesto da Coldiretti. Ma serve lo stop anche alle vendite sotto i costi di produzione e più controlli contro le pratiche sleali». Dopo aver denunciato la Lactalis sul prezzo del latte, Coldiretti è pronta a fare lo stesso su tutte le filiere rilanciando la raccolta di segnalazioni da parte dei soci.
Confagricoltura, bene l'esenzione Irpef ma per tutti
«Un incontro proficuo, che ha consentito di fare il punto sull'insieme delle situazioni di
crisi dell'agricoltura italiana. Abbiamo, in larga misura, apprezzato gli obiettivi e il programma di priorità annunciaton dal Governo ed in particolare apprezziamo l'apertura di un tavolo con il Governo sul tema del lavoro». Così in una nota il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a conclusione della riunione a Palazzo Chigi.
«Da parte nostra – ha continuato Giansanti – abbiamo rimarcato che il ripristino dell'esenzione Irpef deve riguardare tutti gli agricoltori, in difficoltà da tempo per il calo dei prezzi all'origine, mentre i costi di produzione restano elevati».
Il presidente di Confagricoltura, definendo poi «di grande importanza l'attenzione rivolta dal governo alle questioni aperte sul fronte del credito, del costo del lavoro e dei rapporti all'interno delle filiere», ricorda al riguardo di aver «presentato alcune proposte per alleggerire i costi di produzione delle imprese, anche attraverso la riduzione degli oneri previdenziali, che limitano la nostra capacità competitiva sui mercati nonché la nostra capacità d'investimento sulle misure del Pnrr. Importante anche l'impegno per la riforma del sistema assicurativo in linea con le nuove esigenze poste dal cambiamento climatico e l'accelerazione nei piani di contenimento dei grandi ungulati».
«Per quanto riguarda il versante europeo, nel corso della nostra assemblea, a Bruxelles, il 26 febbraio – ha concluso Giansanti – presenteremo le proposte per una radicale riforma della Pac. Intanto, però, bisogna puntare, come indicato dal Governo, sulla semplificazione amministrativa, sulla soppressione delle norme che limitano la capacità produttiva dell'agricoltura e sulla reciprocità in materia di importazioni dai paesi terzi».
Cia, si passi dalle parole ai fatti
«È stato un incontro con proposte molto serie, abbiamo apprezzato che il Presidente del Consiglio abbia chiamato tutti i ministri a Palazzo Chigi in una fase così delicata e drammatica per il settore agricolo. Il Governo ci ha dato garanzie di risposte concrete già nelle prossime settimane. Sarà, ora, nostro compito vigilare e continuare a confrontarci
con l'esecutivo affinché tali impegni vengano effettivamente assunti e messi in pratica, passando velocemente dalle parole ai fatti». Queste le parole del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, a conclusione della riunione.
«Il settore ha bisogno di risollevarsi perché le aziende agricole sono in grande difficoltà. Se i trattori sono per strada a manifestare, noi di Cia facciamo la nostra parte in maniera pressante a livello istituzionale, perché è solo così che si portano avanti risultati concreti e tangibili. Le proposte che ci sono state fatte dal Governo sono in linea con le nostre rivendicazioni – ha assicurato Fini – abbiamo però aggiunto anche la necessità dello stanziamento di risorse per il comparto irriguo e per le assicurazioni agevolate, procedendo a pagamenti immediati per le annualità 2022 e 2023».
Copagri, bene misure governo ma servono interventi sulla filiera
Bene il pacchetto di interventi per l'agricoltura presentato dal governo, ma «il tema della
distribuzione del valore lungo la filiera resta cruciale». Così il vicepresidente della Copagri Giovanni Bernardini è intervienuto a margine del vertice a Palazzo Chigi.
«Prendiamo atto - ha detto Bernardini - del pacchetto di misure presentato dal governo, che troverà applicazione nei prossimi provvedimenti, a partire dall'atteso intervento per prorogare l'esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e imprenditoriali agricoli, come da noi più volte richiesto per mettere un freno al graduale abbandono del primario da parte di lavoratori e imprenditori, che sempre più spesso si stanno orientando verso altri comparti».
Continueremo ad attenzionare le numerose problematiche sul tavolo, sul quale da tempo si sta lavorando e a sollecitare l'esecutivo per assicurarci che le proposte illustrate oggi trovino rapida e concreta applicazione» ha proseguito Bernardini, spiegando di aver ribadito ai vertici dell'esecutivo l'importanza di mettere rapidamente mano alla questione della distribuzione del valore lungo la filiera, «tema sul quale si gioca il futuro del settore primario, stretto in una morsa tra i noti incrementi dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e le remunerazioni a dir poco insoddisfacenti».
Alleanza Coop, non c'è bacchetta magica per risolvere problemi
«Il dato più importante è stata la grande attenzione data al mondo agricolo, si è parlato di tantissime cose e ovviamente con serietà non si è proposta nessuna bacchetta magica per risolvere una situazione le cui problematiche che nascono da lontano. Quello di cui si è parlato molto in questo periodo, l'esenzione Irpef, penso sia stata un po' la goccia che ha fatto traboccare il vaso, oltre il danno la beffa, un mondo agricolo già in difficoltà si è visto
anche togliere una piccola agevolazione». Parole di Carlo Piccinini, copresidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari, dopo l'incontro a Palazzo Chigi tra il governo e le associazioni agricole.
«Quelle avviate dal Governo, pur lodevoli, sono azioni tuttavia che non possono essere
risolutive, poiché un reale miglioramento della redditività per il mondo agricolo passa necessariamente attraverso una netta riformulazione delle politiche agricole comunitarie, sulle quali il Governo ha garantito di continuare a prestare massima attenzione ed impegno – ha osservato Piccinini –. Apprezziamo il pacchetto di misure per il comparto agricolo presentato dal Governo, in particolare la necessità di modificare la Pac che ha bisogno di un radicale cambiamento di rotta, improntato ad una maggiore semplificazione e alla riscoperta dei suoi principi istitutivi».