Siccità in Sicilia, dalla Regione 10 milioni per gli allevatori

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Contributi erogati con voucher da prenotare entro il 3 luglio nei Caa. Gli agricoltori attendono anche il riconoscimento delle circostanze eccezionali

Per gli animali affamati delle aree interne della Sicilia arriva in soccorso la Regione con dieci milioni di euro. Grazie a questo stanziamento verranno emessi voucher che gli allevatori potranno utilizzare per l’acquisto, presso fornitori abilitati, del prezioso fieno che è andato perso a causa della siccità in gran parte dell’Isola e che andrà a sostituire l’erba fresca dei pascoli che non è mai spuntata. Questa misura d'emergenza è stata varata dall’Assemblea Regionale Siciliana lo scorso 22 maggio con l'obiettivo di mitigare i danni subiti dal settore zootecnico isolano a causa della carenza idrica.

Nella medesima legge anche 400mila euro in favore delle aziende zootecniche che praticano la transumanza intraregionale per coprire le spese veterinarie e per le analisi di laboratorio. Previsto, inoltre, l’esonero dal pagamento dei canoni per i lotti del demanio forestale concessi per il pascolamento del bestiame.

Come fare domanda

Il recente decreto attuativo della norma firmato da Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento regionale Agricoltura, prevede che gli allevatori possano presentare domanda per i buoni-fieno esclusivamente tramite i Centri di assistenza agricola di appartenenza entro il 3 luglio. I Caa avranno poi dieci giorni per inviare le istanze al Dipartimento Agricoltura. Le assegnazioni verranno poi fatte, fino ad esaurimento delle risorse, secondo il criterio della proporzionalità rispetto al danno subito dalle imprese. I beneficiari potranno ritirare il foraggio presso la zona industriale del Dittaino, in provincia di Enna, o presso altri punti che verranno definiti in seguito, in collaborazione con le organizzazioni professionali di categoria.

Il prezzo del foraggio (contenuto minimo di proteine pari al 7%, un’umidità massima del 10% e una lunghezza della fibra compresa tra 20 e 30 cm) riconosciuto dalla Regione è quello dedotto dai listini Ismea. Ovvero 0,19 €/kg, a cui si aggiungono 0,08 €/kg di spese di trasporto presso la zona industriale Dittaino o presso altri punti che verranno successivamente definiti.

Chi può ottenere gli aiuti

Gli aiuti, vista la situazione di massima emergenza, non sono vincolati alla regolarità contributiva, ma il legislatore ha ben definito i beneficiari: solo chi ha posizione Inps e quindi coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali; chi detiene un fascicolo aziendale presso un Caa e chi detiene allevamenti da latte, carne e misti che siano censiti nella banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica del Ministero della Salute con relativo codice Asl. Esclusi gli allevamenti che non possiedono la qualifica di allevamento indenne da brucellosi, tubercolosi e leucosi. Su questo in tanti hanno da ridire, viste le complesse vicende in cui in Sicilia si trovano imbrigliati allevatori e servizi veterinari.

Nel decreto anche la descrizione dell’iter per la creazione dell’albo fornitori. Chi vorrà essere inserito in questo elenco dovrà comunicarlo via pec a questo indirizzo (dipartimento.agricoltura@certmail.regione.sicilia.it) entro il 26 giugno utilizzando il modulo allegato al bando.

Siccità, si attendono le "circostanze eccezionali"

Gli agricoltori siciliani alle prese con persistente siccità che colpisce l’Isola da circa un anno, una delle più gravi dell’ultimo cinquantennio, attendono anche un altro importante provvedimento: il riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali ai sensi del regolamento Ue 2021/2116.

Il governo regionale ha approvato la proposta del presidente della Regione Renato Schifani, che al momento mantiene anche la delega di assessore all’Agricoltura, e che ha evidenziato come la riduzione delle risorse idriche negli invasi e il contesto generale pongono la Sicilia in “zona rossa” per carenza di acqua al pari di Marocco e Algeria. La situazione si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane a causa dell’indisponibilità nei bacini di acqua per l’irrigazione. Per il comparto agricolo e zootecnico quest'anno si stima una perdita pari in media al 50% della produzione nello scenario di “improbabili precipitazioni estive” e del 75% se queste non dovessero verificarsi.

Il riconoscimento della condizione di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 consentirà alle imprese agricole e zootecniche siciliane di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Pac che permetterebbero di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.

«Dopo avere dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura il 9 febbraio e ottenuto dal Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale il 6 maggio scorso - afferma il governatore Schifani - la situazione di estrema gravità che ci troviamo ad affrontare ci impone anche questo ulteriore passo per sostenere le nostre aziende agricole e gli allevamenti».

Siccità in Sicilia, dalla Regione 10 milioni per gli allevatori - Ultima modifica: 2024-06-19T16:27:37+02:00 da Simone Martarello

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