Secondo i dati dell'ultimo Rapporto Kpmg sul consumo illecito di sigarette in Europa, commissionato da Philip Morris Product SA, in un quadro europeo di sostanziale peggioramento del fenomeno illecito, con 35,2 miliardi di sigarette illecite consumate (8,3% del consumo totale) e 11,6 miliardi di euro di mancante entrate fiscali, l’Italia si confermi anche nel 2023 una best practice nel contrasto al fenomeno. La percentuale di consumo illecito è infatti ulteriormente diminuita, arrivando all’1,8% del totale (-0,5% vs 2022), per quanto la perdita stimata di entrate fiscali ammonti alla cifra considerevole di circa 219 milioni di euro.
Impressionante il confronto con alcuni Paesi come la Francia – dove il consumo illecito di sigarette nel 2023 si è attestato alla percentuale record del 33% – caratterizzati da approcci regolatori e fiscali particolarmente restrittivi.
Il Rapporto è stato presentato presso la sede nazionale di Coldiretti. L'evento è stato promosso nell’ambito del tavolo Maciste (Monitoraggio agromafie contrasto illecito settori tabacchi ed E-cig) dalla fondazione osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema alimentare, in collaborazione con Philip Morris Italia.
Tabacco, efficaci le attività di controllo e repressione
«Se l’Italia è una best practice internazionale nel contrasto al fenomeno illecito il merito è soprattutto dell’efficace attività di controllo e repressione esercitata dalle nostre Forze dell’Ordine. Ad agevolare questo compito il fatto che il tabacco sia uno dei prodotti più tracciati in Italia, cosa resa possibile da una filiera integrata end-to-end che va dal coltivatore alla gestione del rifiuto, di cui Philip Morris Italia è uno dei maggiori interpreti a livello nazionale – ha dichiarato Cesare Trippella, head of leaf Eu, Philip Morris Italia –. Pietra angolare di questa filiera gli accordi plueriennali sottoscritti con il ministero dell’Agricoltura e Coldiretti sin dal 2011 che, oltre a garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e competitività alla filiera tabacchicola italiana, promuovono condizioni di lavoro eque e sicurezza sull’ambiente di lavoro».
La filiera integrata del tabacco Coldiretti-Philip Morris, come spiegato dal presidente organizzazione nazionale tabacco Italia Gennarino Masiello, rappresenta circa il 50% del tabacco italiano e si caratterizza per un contesto fortemente orientato all’innovazione, alla sostenibilità e alla digitalizzazione.
Le attività investigative svolte dalla Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti di tabacchi e nuovi prodotti, quali le sigarette elettroniche, hanno consentito di sequestrare nel periodo gennaio-ottobre del 2024 oltre 650 tonnellate di merce. «Un dato che, ancorché parziale - ha commentato il generale della Guardia di Finanza Luigi Vinciguerra – supera del doppio la media annua dell’ultimo decennio».
Tabacco e contrabbando, attenzione alta
«Se da una parte il nostro Paese si colloca fra quelli in cui il consumo di sigarette illecite è minore, dall’altra parte si registra la maggior parte di sequestri, denunzie e arresti, cosa certificata dall’organizzazione mondiale delle Dogane – ha osservato già generale CA Guardia di Finanza e coordinatore del tavolo Maciste, Carlo Ricozzi –. Questo perché le rotte del contrabbando vedono il nostro Paese come luogo di transito: dal Nord Africa, dall’Europa dell’Est, dai Balcani, dal Sud-est asiatico, dal Sud-est della Penisola Arabica, i traffici raggiungono l’Italia e da lì si irraggiano in quei Paesi dove è più alto il prezzo al consumo delle sigarette, tra i quali Francia, Regno Unito e Irlanda».