Nel giorno in cui a Gagliano del Capo (Le) è stato prodotto il primo olio extravergine d'oliva da olive raccolte da piante attaccate dal batterio Xylella fastidiosa ma innestate con varietà di olivo resistenti, lanciando un segnale di speranza per un territorio completamente devastato, è scoppiata la bomba delle dimissioni «irrevocabili» di Oronzo Milillo, commissario dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif), che era stata promossa dalla Regione Puglia a cabina di regia unica contro la Xylella.
Dimissioni con lettera accusatoria verso «alcuni settori della Regione»
L’ex presidente della Federazione regionale pugliese dei dottori agronomi e dottori forestali si è dimesso, ad appena quattro mesi dall’insediamento, inviando una lettera al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che lo aveva nominato a metà maggio, insieme con due sub-commissari, Vito Damiani e Francesco Ferraro, nella quale evidenzia che «atteggiamenti e azioni di alcuni settori della Regione non permettono di operare serenamente e nei tempi necessari a esplicare diverse attività fondamentali per l’Arif e per il territorio».
“Fuoco amico” che ha creato difficoltà al nuovo piano anti Xylella
Insomma “fuoco amico” che avrebbe tolto serenità all’ambiente creando difficoltà al nuovo piano anti-Xylella messo a punto da Milillo e scattato a inizio agosto con l’aggiornamento di protocolli su monitoraggio e abbattimenti degli olivi infetti. Da qui la scelta drastica del commissario che nella lettera, oltre a riportare alcuni risultati raggiunti da maggio ad agosto, aggiunge, fra l’altro, che «sarebbe stata gradita una interlocuzione in merito ad alcune notizie di stampa al fine di poterla informare di eventuali incompatibilità». Il riferimento è alla task force creata di recente dalla Regione Puglia con sede a Lecce, che dovrebbe istruire le domande di reimpianto degli olivi nel Salento con la collaborazione di personale dell’Arif e del sub-commissario Francesco Ferraro, ex sindaco di Acquarica del Capo, al quale è stata conferita apposita delega.
Confagricoltura Puglia: «L’Arif stava cominciando a camminare bene»
Per Confagricoltura Puglia l’annuncio delle dimissioni di Milillo è giunto inaspettato. «Siamo di fronte all’ennesima crisi della gestione del settore agricolo della Regione Puglia – commenta il presidente Luca Lazzaro –. Oggi è inimmaginabile che l’azione dell’Arif si blocchi. Anche perché l’Arif stava cominciando a camminare bene, dopo uno sforzo riorganizzativo significativo da parte di Oronzo Milillo. Questo stop potrà provocare soltanto rallentamenti agli interventi di contrasto e monitoraggio alla Xylella».
Il piano d’azione anti Xylella del commissario Arif Milillo
Secondo quanto era emerso dal piano di attacco alla Xylella presentato un mese fa nel corso di un incontro operativo con la giunta dei presidenti di Coldiretti Puglia, Milillo aveva voluto imprimere una sterzata netta all’operato dell’Arif, nel solco di quanto già prevedeva il piano Silletti.
«Il nostro piano di azione – aveva dichiarato Milillo – si basa su precisi punti, come: avvio dell’attività di monitoraggio 2019-2020 già dalla prima settimana di agosto, con tre mesi di anticipo rispetto all’annualità 2018-2019 partita a novembre 2018; aumento degli agenti fitosanitari a circa 220, dai 108 ingaggiati fino al 2018; albo aperto che consentirà l’operatività a oltre 30 ditte per l’abbattimento degli olivi infetti e non più solo a una; buste sigillate a doppio codice per blindare l’attività di campionamento e salvaguardare l’operato degli agenti Arif e dei laboratori di analisi; data base unico per gli abbattimenti».