Dalla biodinamica un concreto modello di sviluppo sostenibile

Cerimonia per la presentazione della borsa di studio intitolata a Giulia Maria Crespi
Nel Salone dei Cinquecento a Firenze si è svolto il 36° Convegno Internazionale di agricoltura biodinamica che si propone come strumento essenziale nel Green Deal europeo. Presentata la nuova società Scientifica di Biodinamica e la Borsa di Ricerca intitolata a Giulia Maria Crespi

«La pandemia ha messo in luce le contraddizioni e le criticità della società moderna, in particolare il rapporto uomo-natura. La sfida è immane e richiede una mobilitazione di energie che tocca tutti gli ambiti del sapere umano: da quello economico a quello culturale, dal sociale al tecnologico. 

La biodinamica, una scienza che va oltre la rappresentazione di un modello agroalimentare sostenibile, propone un approccio scientifico e sociale rigoroso in grado di restituire all'uomo il ruolo di autore del proprio avvenire e di custode del Pianeta. 

Carlo Triarico al Covegno biodinamico 2020

E con un risvolto economico di tutto rispetto. Analizzando infatti il del biologico l'Italia risulta essere il primo Paese europeo per numero di aziende agricole impegnate in questo settore, con un numero di operatori saliti a ben 80.643 (2019). Crescita trainata anche dal mercato interno, che nonostante il lockdown ha mostrato un incremento dell’11% delle vendite di prodotti bio nei supermercati (Rapporto GreenItaly 2020)».  

Carlo Triarico, presidente dell'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica ha introdotto così il convegno 2020 dell’associazione (che si è tenuto in streaming e senza pubblico dal Sole dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze), ricordando l’impegno di ricercatori di diverse università europee, imprenditori agricoli, medici e scienziati che stanno lavorando e lavoreranno alla migliore applicazione del Green Deal europeo «di cui la biodinamica è il modello più promettente».

Presidio per il rispetto del territorio

In apertura del convegno Cecilia Del Re, assessore all’Urbanistica, all’Ambiente e Agricoltura Urbana del Comune di Firenze ha evidenziato il ruolo dell’agricoltura come fattore di cura dell’ambiente.

«L’agricoltura biodinamica pensata in chiave ecologica - ha detto la Del Re - assume una particolare rilevanza sulla salute dei cittadini e sulla tutela del territorio, rappresentando un presidio nel contrasto all’erosione e all’inquinamento del suolo. Per questo è necessario portare avanti un modello di sviluppo sostenibile per l’ambiente agricolo e innovativo per i contesti urbani e sociali.

Il Recovery Fund può essere uno strumento per accompagnare anche questa trasformazione, inserendo tra i progetti più importanti anche il tema dell’agricoltura sostenibile. Come amministrazione, stiamo lavorando a un piano di ampliamento del sistema degli orti urbani che andrà ad estendere la superficie complessiva a disposizione dei cittadini di Firenze. Partiamo da un impegno di 200mila euro, per poi verificare la possibilità di inserire questo aspetto nella progettazione del Recovery Plan».

Borsa di studio

Alessia Bettini vicesindaco di Firenze

La vicesindaca di Firenze Alessia Bettini ha detto di essere orgogliosa  di ospitare a palazzo Vecchio la cerimonia di istituzione della Borsa di Ricerca in agricoltura biologica e biodinamica intitolata a Giulia Maria Crespi.

«Un riconoscimento tangibile - ha detto la Bettini - del patrimonio che ci ha lasciato questa imprenditrice illuminata, fondatrice del Fai, e bellissimo esempio di cittadina attiva che ha dedicato la sua vita a promuovere la cultura e il rispetto per l’ambiente».

Secondo Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e, Assessore all’agroalimentare, caccia e pesca, l’agricoltura biologica e biodinamica possano svolgere un ruolo strategico e di indirizzo dello sviluppo sostenibile delle aree rurali, determinante per la lotta ai cambiamenti climatici e per vincere le sfide proposte dalla programmazione europea 2021/2027.

«Per questi motivi - ha detto - la Regione continuerà a puntare sul biologico e sullo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, rimanendo disponibile a collaborare e a confrontarsi con tutte le rappresentanze di questo settore che, negli ultimi anni, hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo economico dei nostri territorio.

Una società che mancava

Il convegno è stato anche l’occasione per la presentazione della neonata Società di Scienze biodinamiche, ente voluto e fondato da Carlo Triarico assieme ad Alessandro Piccolo, professore di Chimica agraria ed ecologia presso l’università Federico II di Napoli. «L'agricoltura biodinamica in Italia è in costante crescita, il numero di aziende è raddoppiato in 10 anni e i problemi ai quali risponde con soluzioni concrete contribuiscono a fare dell’Italia il primo paese esportatore biodinamico in Europa. Mancava però al nostro paese una Società scientifica di Scienze biodinamiche, per il confronto e la collaborazione dei diversi ricercatori impegnati in questa disciplina» ha precisato Piccolo.

Servono competenze qualificate

Nadia Scialabba

Per validare la portata scientifica dell’approccio biodinamico, si sono susseguiti interventi e testimonianze di personalità di spicco del mondo accademico e istituzionale internazionale: da Nadia El-Hage Scialabba, esperta internazionale di ecologia alimentare, già dirigente Fao, che ha sottolineato il valore del metodo Biodinamico e le sue basi scientifiche, al contributo di Alessandro Piccolo, tra i massimi esperti mondiali di scienze del suolo, sull'humus biodinamico e la sua azione biostimolante sulle piante e sulla qualità del frutto.

Stefano Masini di Cildiretti

«In particolare – ha detto Stefano Masini, responsabile Ambiente, Territorio e Consumi di Coldiretti - rispetto alle sfide della complessità sono richieste conoscenze e competenze necessarie a far fronte a situazioni critiche, dal cambiamento climatico alle emergenti fitopatologie, che solo un’agricoltura capace di rispettare le basi vitali del suolo e sviluppare relazioni di cura della natura è capace di mettere in campo».

I prossimi appuntamenti

Le prossime due tappe del Convegno Internazionale di agricoltura biodinamica sono previste per lunedì 30 novembre e giovedì 10 dicembre.

Il convegno biodinamico è patrocinato da Ministero delle politiche agricole, dal Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze, dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze, dal Fondo Ambiente Italiano e da Conaf. Gode inoltre del sostegno dell’Istituto di formazione Apab, di Demeter Italia, di Intesa San Paolo, di Genagricola e di un finanziamento della Regione Toscana.

 

Dalla biodinamica un concreto modello di sviluppo sostenibile - Ultima modifica: 2020-11-15T20:09:48+01:00 da Alessandro Maresca

3 Commenti

  1. Sembra finalmente che ‘biodinamica’ abbia perso quella parte esoterica e non scientifica che veniva proposta qualche anno fa. Meglio così altrimenti sai che contestazioni arriverebbero dai giornalisti della divulgazione agraria e dalla senatrice Cattaneo? Una squalifica totale! Con una falsa identificazione della vera scienza agroecologica alla magia!

  2. Tutti i convegni di agricoltura biodinamica, tenuti in collaborazione con istituzioni scientifiche tra le più importanti del Paese, hanno sempre portato la voce di scienziati di chiara fama. La falsa voce che si tratti di riti esoterici e che imprenditori italiani operino stregonerie nei campi, è stata diffusa da chi (legittimamente) milita per un modello agricolo non agroecologico. Del resto che nel terzo millennio ci possano essere migliaia di imprenditori stregoni e che in Italia sia loro permesso, senza controllo, di applicare tecniche eterodosse nella rigorosa filiera alimentare, è una menzogna che non reggeva e che ha suscitato il senso critico di decine di ricercatori italiani, in un documento sottoscritto a difesa della verità sulla biodinamica

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