L'edizione numero 30 di Sana dà i numeri del bio. E per l'ortofrutta sono per la prima volta quelli reali. Assobio e l’Alleanza delle Cooperative Italiane presentano infatti domani 8 settembre al Sana (ore 10 al mezzanino tra i padiglioni 21 e 22) l'osservatorio Organic monitor di Nomisma. che per la prima volta fornisce rilevazioni complessive sulla vendita di frutta e verdura biologica nei diversi canali commerciali. Si tratta infatti di uno studio completo che mette a fuoco le tendenze di consumo degli italiani.
Quasi tre quarti dei consumatori compra bio
«L'ortofrutta- spiega Silvia Zucconi di Nomisma- assume spesso un ruolo chiave nell'attrarre nuovi consumatori bio. L'indagine che abbiamo effettuato ha messo in evidenza che il 72% delle famiglie ha acquistato frutta o verdura bio nell'ultimo anno».
«Con il monitor ortofrutta - dichiara il presidente di AssoBio, Roberto Zanoni -completiamo il quadro delle informazioni di mercato che forniamo regolarmente alle nostre imprese, mettendole in grado di leggere le tendenze di tutti i canali commerciali e programmare di conseguenza le produzioni».
Il canale di acquisto privilegiato rimane la grande distribuzione (41%) che registra oltre 316 milioni di euro di vendite, ma contribuiscono in misura significativa anche i negozi specializzati (22%) con oltre 82 milioni e la vendita diretta (15%).
Mancava il peso variabile
Dati questi che sfuggono alle consuete analisi di Nielsen che da decenni analizzano solo il prodotto confezionato a peso imposto. Questo dato, relativo al primo semestre 2018, registra una crescita notevole: 177 milioni di euro (erano 147 nello stesso periodo dell'anno scorso) per una quota che arriva al 4,64% del mercato totale a valore.
Manca però quasi la metà del mercato. L'analisi di NOmisma ha infatti messo in luce che i prodotto ortofrutticoli bio a peso variabile (o sfusi, presenti questi solo nei canali specializzati) valgono il 44% del totale.
Le banane superano la Iv gamma
L'analisi ha dunque tenuto conto anche di queste tipologie di prodotto registrando alcune sorprese: la referenza bio a maggiore incidenza non sono più le insalate di IV gamma come rilevava Nielsen ma le banane bio.
La top ten dei prodotti ortofrutticoli bio più venduti nei diversi canali risulta: 1) banane; 2) limoni; 3) pomodori; 4) carote; 5) zucchine; 6) mele; 7) aglio; 8) kiwi; 9) patate; 10) finocchi.
L'incidenza dell'ortofrutta bio scende al 3,2%
Il mercato totale non è più solo 177 milioni di euro ma , per l'appunto, 316. L'incidenza dell'ortofrutta bio risulta però 3,2%, costante nel corso degli ultimi due anni. Un valore leggermente inferiore all'incidenza totale del food&beverage bio (3,7%). Un gap legato a un preciso motivo: nella gdo l'ortofrutta bio non entra nella vendita a libero servizio (sfuso), che rimane appannaggio dell'ortofrutta convenzionale (richiederebbe bancali e linee dedicate e una precisa certificazione). Diverso il discorso per quanto riguarda il canale del retail specializzato nel bio.
è il"grande malato" di questa edizione del Sana: per la prima volta si registra infatti una diminuzione delle vendite in questo settore pari al 3%, soprattutto a causa della pressione competitiva della gdo che sta puntando forte sul bio.
Ma nel caso dell'ortofrutta si registra la tendenza opposta: il retail specializzato cresce del 3,3%, merito dell'ampia gamma, dell'attenzione alla qualità e alla presenza, non costante a dire il vero, di bancali a libero servizio.