Tea incardinate al Senato, al lavoro per portarle in campo

All'interno dell'articolo video interviste a Luca De Carlo, Raffaele Nevi, Riccardo Velasco , Clara Fossato, Tommaso Battista

Tea
Alla Camera intervenuti i tre firmatari delle proposte di legge presentate attualmente in Parlamento: De Carlo, Nevi, Centinaio. L’obiettivo condiviso è far uscire la ricerca agricola biotech dai laboratori e testare piante mutagenizzate capaci di resistere alle malattie, allo stress idrico, con migliori contenuti nutrizionali

In Italia, la ricerca agricola sulle Tea è pronta: chiede la prova in campo. In Europa è atteso nei prossimi mesi un cambiamento del quadro autorizzativo. Il governo italiano avanza, più o meno coeso, a ritmi più o meno veloci, per implementare le nuove Tecniche di evoluzione assistita.

Presso sala stampa della Camera dei Deputati i tre firmatari delle proposte di legge presentate attualmente in Parlamento sulle Tea: Luca De Carlo, presidente della Commissione agricoltura al Senato, Raffaele Nevi, segretario della Commissione agricoltura alla Camera, Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, hanno fatto il punto su stato dei lavori, tempistiche e prospettive, unitamente convinti e d’accordo che le nuove biotecnologie rappresentino la soluzione più promettente per l’agricoltura del futuro: meno impattante sull’ambiente e più produttiva, proprio come chiede l’Europa.

La conferenza dal titolo “Tecniche di evoluzione assistita: le proposte di legge sulla sperimentazione in campo” è stata promossa da Cibo per la mente, il manifesto per l’innovazione in agricoltura sottoscritto da 15 associazioni (Aisa, Federchimica Agrofarma, Api, Assalzoo, Assica, Assitol, Federchimica Assobiotec, Federchimica Assofertilizzanti, Assosementi, Compag, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, UnaItalia, Uniceb).

De Carlo: «Rispetteremo tempistica dei lavori parlamentari e convinceremo i perplessi»

«Abbiamo incardinato il provvedimento sulle Tea al Senato. Ora dobbiamo far comprendere all’opinione pubblica che le Tea non sono Ogm». Sull’iter di approvazione De Carlo ha puntualizzato: «Faremo audizioni, rispetteremo la tempistica dei lavori parlamentari. Conto di fare le cose bene e nei tempi giusti».

Il Senatore ha poi affermato che a livello parlamentare c’è generale condivisione sulla tematica, anche se ci sono parti più restie: «Se emergeranno perplessità, sarà compito della Commissione cercare di convincere la bontà delle nostre idee. Non è un tema che può prestarsi a interpretazioni ideologiche o dottrinali. Non stiamo parlando di Ogm, perché il miglioramento genetico che si ottiene con queste tecniche esclude qualsiasi trasferimento di Dna tra organismi appartenenti a specie diverse. Noi siamo a favore della ricerca. La sperimentazione in campo delle piante prodotte mediante queste tecniche sarà un momento cruciale per testare e validare i risultati eccellenti che si sono ottenuti in laboratorio negli ultimi anni».

Nevi: «Sulle Tea dobbiamo accelerare. Fare presto emendamento e caricarlo su un decreto»

«Sulle Tea dobbiamo accelerare, anche perché siamo l’ultimo continente al mondo che apre alla sperimentazione in campo. Pur con difficoltà derivanti dalla riduzioni dei parlamentari, che hanno portato ad un sovraccarico di lavoro per le Commissioni, la proposta è stata incardinata al Senato. Un passaggio positivo. Bene anche che siano state richieste audizioni per fare un percorso partecipato. Ma – ha incalzato Nevi – c’è la necessità di aumentare la produttività e di tamponare le avversità climatiche, queste esigenze andranno contemperate. E quindi dopo il percorso di audizioni possiamo pensare di trasformare il tutto in un emendamento per caricarlo su un decreto, che è un veicolo normativo che arriva a bersaglio in tempi più rapidi rispetto a un disegno di legge.

È una legge che non comporta spese aggiuntive per lo Stato – ha puntualizzato – e credo che agendo insieme, con la comunità scientifica a supporto, si possa andare avanti».

Nevi ha poi spiegato che sulle Tea c’è un’ampia condivisione anche dei grandi produttori e che «le nuove biotecnologie sono uno strumento fondamentale per l'Italia per aumentare produzione e qualità. I ricercatori ci dicono che sono molto promettenti anche per accrescere la redditività nostri agricoltori. Dobbiamo evitare che gli agricoltori smettano di produrre, specialmente nelle zone marginali».

Centinaio: «L’Italia sia all’avanguardia in Europa»

Gian Marco Centinaio

«L’Italia può porsi all’avanguardia in Europa nello sviluppo delle tecniche di genome editing, anticipando le normative che potranno emergere in sede Ue e mettendosi sin da subito al passo con i Paesi più avanzati. Questo ddl sulle Tea guarda al futuro – ha spiegato Centinaio in un video messaggio –. Evidenzio due problematiche. La prima è spostare la sperimentazione dai laboratori ai campi, la seconda è mettere a disposizione dei fondi per continuare la ricerca. Puntiamo ad un testo condiviso il prima possibile su cui poi lavorare in aula, anche con contributi diversi».

Velasco, Crea: «Siamo pronti a portare le piante in vitro in campo»

Riccardo Velasco del Crea ha spiegato che grazie alle biotecnologie si possono sviluppare nuove varietà che consentiranno all’agroalimentare italiano di rimanere competitivo e mantenere salde le radici del made in Italy. «Con le Tea abbiamo la possibilità di svolgere una mutagenesi biologica sulla pianta e ‘toccare’ quei geni deputati a una o più attività, come la resistenza alle malattie. Di fatto si potrebbe ridurre del 90% l’impiego di fitofarmaci con queste piante. Abbiamo già prodotto in vitro le prime 49 linee di Chardonnay mutagenizzato per tre o quattro di questi geni e vorremmo dimostrare in campo che queste piante sono in grado di fare quello che prevediamo. Noi coltiviamo cloni. Con le Tea possiamo mutagenizzare il Sangiovese, renderlo resistente ai funghi, ma resta sempre Sangiovese».

Velasco ha poi ribadito la volontà di testare i risultati del progetto Biotech (per approfondire leggi qui e qui) «Attendiamo solo di poterlo fare».

Semaforo rosso e verde per le Tea nel mondo

Fossato: «Giungere in tempi ragionevoli all’approvazione di un testo condiviso»

Le tre proposte di legge sulle Tea sono un’occasione storica per rilanciare l’innovazione in agricoltura e restituire dignità ai ricercatori che si battono per l’innovazione nel nostro Paese. Sono quasi 25 anni – ha dichiarato la portavoce di Cibo per la mente Clara Fossato – che in Italia non si fa sperimentazione in campo aperto sulle biotecnologie agricole che oggi possono avvalersi di strumenti sempre più precisi. La libertà di ricerca non può che tradursi in una maggiore libertà di impresa e queste proposte di legge si inseriscono in questo solco. Speriamo si possa in tempi ragionevoli giungere all’approvazione di un testo condiviso».

Battista: «Politica unita buon auspicio per arrivare a una legge sulle Tea»

«Avere tre proposte di legge sulle Tea, cercare di fare sintesi per arrivare in Parlamento e avere finalmente una legge è importante. L’interesse della maggioranza c’è. E ci sono i presupposti per centrare questo obiettivo in tempi ragionevoli».

Tea incardinate al Senato, al lavoro per portarle in campo - Ultima modifica: 2023-04-20T19:35:15+02:00 da Laura Saggio

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