Gelate al Nord: danni importanti per gli alberi da frutto

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Temperature abbondantemente sotto lo zero anche per dieci ore in alcune zone del nord. Le gelate hanno colpito in particolare gli impianti di drupacee della Romagna

Dopo la cimice asiatica che ha flagellato la frutticoltura italiana lo scorso anno, nel pieno dell'emergenza coronavirus, un'altra tegola si è abbattuta sulle produzioni frutticole del nord Italia. L'aria fredda entrata sulla Penisola da nordest la scorsa notte ha fatto abbassare le temperature ben al di sotto dello zero in diverse zone. Importanti i danni agli impianti di frutta, in particolare per le drupacee (albicocche, pesche, nettarine, ciliegie e susine). Colpiti anche kiwi, mandorle e pere.

Interessate in particolare alcune zone della Lombardia, del Veneto e dell'Emilia-Romagna. Alcuni alberi di pesco, albicocco e mandorlo sono stati aggrediti dal gelo quando erano già formati i frutticini. Ciliegi e susini sono in fiore e tra i filari di pere, mele e kiwi ci sono le gemme pronte che sono state intrappolate dal ghiaccio e bruciate dal freddo. Nei campi gravi danni si contano per le primizie di stagione dai carciofi agli asparagi, dalle bietole alle cicorie fino ai piselli. Ma è allarme anche per 50 miliardi di api presenti sul territorio nazionale che sono state ingannate dal caldo e sono uscite dagli alveari e ora rischiano di subire pesanti conseguenze.

Gelate, Romagna la più colpita

«Nel modenese abbiamo registrato temperature comprese tra i -6 e i -3° C – spiega il presidente del Condifesa Modena Claudio Morselli – di certo ne hanno sofferto drupacee e pomacee. Su tutti pere e ciliegie, le produzioni più importanti del nostro territorio, ma anche le albicocche».

«È ancora presto per fare una stima esatta dei danni ma possiamo ipotizzare che almeno il 50% del territorio romagnolo sia stato colpito – afferma il presidente del Condifesa Ravenna Stefano Francia – la cosa grave è stata la durata del freddo, circa dieci ore. Tra un paio di giorni saremo in grado di fare una stima precisa dei danni ma di certo saranno importanti, anche perché solo la metà dei nostri associati si è assicurato contro il gelo».

Più drastico il presidente di Confagricoltura Ravenna Andrea Betti che parla di «produzione azzerata per albicocche e susine», non se la passano bene anche mele, pesche, nettarine, kiwi e mais.

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Oltre metà delle aziende colpite senza copertura assicurativa

«Un flagello che diventa un incubo per gran parte delle aziende agricole – fa notare Betti – perché l’emergenza Covid-19 ha di fatto rallentato l’attivazione delle polizze assicurative contro il gelo: circa il 60% delle imprese colpite non ha una copertura».

«Un risveglio amaro per gli agricoltori della zona collinare dove le temperature estreme hanno falcidiato sul nascere albicocche e susine, pesche e nettarine –sottolinea il presidente della sezione frutticola di Confagricoltura Ravenna Nicola Servadei – in particolare ad allegagione già avvenuta, il frutto è andato perso e lo abbiamo raccolto a terra oppure scuotendo leggermente il ramo. Non si è salvato nemmeno il kiwi, soprattutto quello giallo che è nettamente più avanti come sviluppo vegetativo rispetto al verde. Sono serviti a poco pure gli impianti antibrina sia “ad acqua” che “a ventola”, pressoché inefficaci a contrastare il gelo. Danni irrecuperabili anche alle varietà di ciliegie a fioritura precoce e ai kaki già in fiore. Infine preoccupano le viti dell’alta collina faentina, allevate a cordone speronato: il germoglio è distrutto».

Negli impianti attrezzati è stata attivata l'irrigazione di difesa, che permette di mantenere in prossimità dello 0 °C la temperatura degli organi vegetali, ricoprendoli con uno strato di ghiaccio in continua formazione, fino al termine della gelata. Il lento scioglimento del ghiaccio durante le ore più calde consente di non generare danni alle produzioni.

Le previsioni meteo annunciano altre due notti critiche sull'intero territorio romagnolo poi ci sarà una lenta crescita delle temperature verso il fine settimana.

Gelate, Regione Emilia-Romagna in campo

«Siamo dispiaciuti per tutto quello che stanno attraversando i nostri agricoltori e imprenditori, ma voglio dire loro che non li lasciamo certo da soli – ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi – siamo e saremo al loro fianco per affrontare tutti insieme e con tutti gli strumenti possibili, anche questa ulteriore criticità».

«Attraverso Arpae abbiamo fatto una prima mappatura delle zone interessate dalle gelate che riguardano in maniera diffusa tutta la pianura in cui si sono registrati valori inferiori a -5° – ha spiegato Mammi – è ancora prematuro fare una stima precisa dei danni ed è bene seguire il sistema di allerta di Arpae per attivare, laddove presenti, sistemi di prevenzione e tutela dei frutteti».

Intanto è già attiva una procedura semplificata online, che sostituisce pec ed e-mail, per la segnalazione dei danni da avversità atmosferiche compilando l’apposito modulo.

Gelate al Nord: danni importanti per gli alberi da frutto - Ultima modifica: 2020-03-24T12:27:56+01:00 da Simone Martarello

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