Più del 95% della produzione di cibo dipende dal suolo e oltre il 90% della biodiversità del pianeta in termini di organismi viventi si trova nel suolo. Bastano questi dati per determinare la valenza strategica della risorsa suolo. Una risorsa da preservare perché limitata e non rinnovabile. Eppure, il 33% del suolo mondiale è compromesso. Nel mondo, ogni mezz’ora, per cause diverse (erosione, inquinamento, cementificazione, ecc) si perdono 500 ettari di suolo. E in Italia, ogni secondo, si perdono due metri quadrati di suolo fertile. Un "lusso" che non possiamo permetterci: per formare solo 1cm di suolo fertile, infatti, sono necessari dai 100 ai 1000 anni.
Mal gestire il suolo e perderne la fertilità significa limitare fortemente la capacità produttiva di cibo. Capacità che, invece, dovrà aumentare. Secondo le ultime stime Fao, nel 2050, il fabbisogno di cibo per aumentata popolazione sarà del +60% rispetto ad oggi.
Il ruolo dell'agricoltura nella gestione del suolo
Suolo e agricoltura è un binomio storicamente e inevitabilmente collegato. La gestione sostenibile del suolo non può prescindere dal ruolo fondamentale rivestito dall'agricoltura, che per sua natura produce ricadute e impatto sull'ambiente.
Il comparto è chiamato a indirizzare le sue pratiche sempre più verso i principi della tutela della biodiversità e della sostenibilità, leve strategiche utili a garantire anche la sostenibilità economica di un’azienda. A tal riguardo, un dato: la perdita attuale annua a livello mondiale di 75 miliardi di tonnellate di suolo coltivabile costa circa 400 miliardi di dollari/anno di produzione agricola persa.
Una gestione sostenibile del suolo significa salvaguardare tutti i servizi ecosistemici ad esso legati: immagazzinare e fornire acqua pulita (decine di migliaia di Km3 di acqua l’anno), sequestrare carbonio (regolazione delle emissioni di anidride e di altri gas a effetto serra), conservare la biodiversità.
Tradotte in italiano le Linee Guida della Fao sull'uso sostenibile del suolo
In occasione della giornata mondiale del suolo (5 dicembre) il Crea e la Presidenza della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati hanno presentato, presso la Camera dei Deputati, la traduzione italiana delle Linee Guida volontarie della Fao sull’uso sostenibile del suolo. Il convegno romano “Suolo & Agricoltura: dalla ricerca all’azione” è stato anche una importante occasione per favorire il dibattito tra portatori di interesse, istituzioni e mondo agricolo, con l’intento di elaborare congiuntamente – istituzioni, ricerca e mondo produttivo – le iniziative da intraprendere per la tutela del suolo italiano e per promuovere una gestione sostenibile in grado di aumentare la produzione agroalimentare, favorire la qualità nutrizionale degli alimenti, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Dalla ricerca all'azione
Durante il dibattito, Crea, Cnr, Enea, Ispra, Conaf e le varie organizzazioni professionali di categoria hanno congiuntamente chiesto al governo di passare all’azione. «Chiediamo una legge quadro sul suolo» ha affermato Anna Benedetti, delegato scientifico Commissario Crea, che rivolgendosi al presidente della Commissione Agricoltura della Camera Filippo Gallinella ha ribadito: «abbiamo bisogno di mettere ordine in questa materia».
Riaffermata al termine dei lavori, da tutti gli enti di ricerca, la piena disponibilità ad accompagnare tecnicamente i decisori politici nella realizzazione della legge.
«Dialogo condiviso e supporto tecnico-scientifico sono fondamentali per realizzare una proposta normativa efficace» ha risposto in conclusione Gallinella.
Soil4life, progetto cerniera tra istituzioni e agricoltori
La traduzione delle Linee guida è stato un traguardo importante per il nostro Paese, reso possibile dal progetto europeo Soil4life, cui partecipano tra gli altri – oltre al Crea – Legambiente, Cia, Ispra e Comune di Roma. Nell’ambito di Soil4life è prevista la diffusione mirata delle Linee Guida a 5mila aziende agricole italiane, anche con specifici momenti formativi.
Le Linee Guida della Fao
Individuano undici obiettivi fondamentali che i governi devono impegnarsi a perseguire per garantire la conservazione del suolo, contrastando tutti i principali fattori di degrado:
- Contenere l’erosione.
- Contenere il degrado della struttura.
- Garantire una adeguata copertura vegetale.
- Promuovere lo stoccaggio del carbonio.
- Garantire la fertilità dei suoli per le produzioni evitando perdite di nutrienti.
- Assicurare livelli minimi di salinizzazione e sodicizzazione.
- Garantire il corretto drenaggio delle acque.
- Assicurare livelli di contaminanti sotto la soglia di tossicità.
- Garantire il mantenimento della biodiversità del suolo e di tutte le sue funzioni.
- Garantire un giusto e sicuro apporto di nutrienti per la produzione di cibo, foraggi, ecc.
- Ridurre il consumo di suolo con una responsabile pianificazione territoriale.