Il suolo è entrato prepotentemente nell’agenda europea e sarà centrale nei prossimi
anni, così come già in ambito di Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Da sempre il suolo è l’elemento chiave del sostentamento dei vegetali, delle produzioni agrarie, della vita sul Pianeta, e sempre di più sarà al centro delle strategie green. Una delle principali sfide della nuova strategia di crescita dell’Ue è realizzare la sicurezza alimentare e promuovere lo sviluppo agricolo sostenibile, raggiungendo la neutralità climatica entro il 2050.
Articolo tratto da Terra e Vita 4/2022
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Ad esempio, la strategia dell’Ue Farm to Fork mira ad “accelerare la transizione
verso sistemi alimentari sostenibili, per garantire che le basi economiche, sociali e ambientali della sicurezza alimentare e nutrizionale non siano compromesse per
le generazioni attuali e future”.
Percorso strategico
Nell’ambito della nuova Pac, il settore agricolo e forestale deve essere accompagnato in un percorso strategico, fra gli altri, rivolto a:
- ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali, incluso il suolo;
- ridurre i fenomeni di erosione e degrado del suolo;
- favorire nella fertilizzazione l’uso della sostanza organica da fonti agricole ed extra-agricole;
- rafforzare il monitoraggio dello “stato di salute” dei suoli;
migliorare la gestione e la cura del territorio, rafforzando il contrasto al degrado e al dissesto idrogeologico;
- contrastare il consumo di suolo agricolo; aumentare le capacità di sequestro del carbonio del settore agricolo e forestale;
- apportare sostanza organica al suolo favorendo il riciclo di materie di scarto e sottoprodotti;
- ridurre le emissioni in atmosfera di ammoniaca.
Un sistema complesso
In questo scenario, nel Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari (Distal)
dell’Università di Bologna, già Facoltà di Agraria, è presente il Gruppo Tematico Informale Suolo (Gti Suolo) che, con competenze specifiche e complementari, si occupa da sempre di studiare il suolo e garantirne la valorizzazione nei sistemi agricoli e forestali e la sua gestione sostenibile nellafiliera agro-alimentare-ambientale.
Il suolo è infatti un sistema molto complesso, caratterizzato da una moltitudine di proprietà che permette di svolgere importanti funzioni e fornire servizi ecosistemici di approvvigionamento, di regolazione, culturali e di supporto fondamentali per l’attività e il
benessere dell’Uomo.
Grazie a ciò, la risorsa suolo può contribuire al raggiungimento
di 9 dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite (2015):
- sconfiggere la povertà (OSS1),
- sconfiggere la fame (OSS2),
- salute e benessere (OSS3),
- acqua pulita e servizi igienico-sanitari (OSS6),
- energia pulita ed accessibile (OSS7),
- città e comunità sostenibili (OSS11),
- consumo e produzioni responsabili (OSS12),
- lotta contro il cambiamento climatico (OSS13),
- vita sulla Terra (OSS15).
Sviluppo sostenibile
Ad oggi però, il 60-70% dei suoli sono degradati e non sono quindi in grado, o lo sono solo
parzialmente, di svolgere funzioni e fornire servizi ecosistemici. In questo quadro critico,
il piano dell’Unione europea volto alla tutela dell’ambiente e alla garanzia della sostenibilità
del futuro sviluppo si sta finalmente sempre più rivolgendo al suolo e alla visione che
esso sia una risorsa nella risoluzione delle sfide globali. In quest’ottica, con la recente
adozione della strategia europea sul suolo, la Commissione europea mira a tutelare e ripristinare i suoli europei entro il 2050 (European Commission, 2021).
Il Gti Suolo-Distal ha chiaramente espresso la propria visione riguardo le sfide future legate
al raggiungimento dello sviluppo sostenibile nelle strategie europee, con la consapevolezza
che la risorsa suolo può fortemente contribuire ad esso, presentandola nel documento “Soil, the vision to a global challenge”.
Le basi del documento
I punti chiave del documento mettono in luce che:
- il mantenimento e miglioramento della funzionalità del suolo sono strategici per le prossime sfide legate al raggiungimento dello sviluppo sostenibile a livello locale, nazionale ed europeo;
- la protezione della capacità del suolo di fornire servizi ecosistemici è cruciale sia dal
punto di vista socioeconomico che ambientale;
- occorre ridurre fortemente i processi degradativi a cui il suolo è attualmente soggetto, in quanto il suolo è una risorsa non rinnovabile.
Siamo quindi chiamati da subito a rispondere a sfide complesse che operano a livello
globale. Gli attuali avvenimenti legati all’emergenza sanitaria hanno con forza messo
in luce come sfide di tali dimensioni possono trovare soluzioni che devono avere radicate
conoscenze scientifiche. A queste però deve seguire l’incontro tra operatori, decisori politici
e tutti gli attori che operano alle varie scale dimensionali per attuare le nuove strategie di valorizzazione e gestione sostenibile della risorsa suolo.
Nuove importanti sfide
Considerando il ruolo della risorsa suolo per l’attività, il benessere, la vita stessa dell’Uomo, la ricerca è rivolta ad affrontare queste importanti sfide che possono essere così sintetizzate:
- combattere la perdita di sostanza organica dei suoli;
- promuovere la conversione biotecnologica di agro-waste in prodotti eco-efficienti;
- preservare e recuperare la biodiversità del suolo;
- spingere verso sistemi agroecologici a supporto del «farm to fork system»;
- favorire un sistema «farm to fork» suolo-sostenibile e suolo-adatto;
- recuperare i suoli forestali;
- adottare strumenti politici per la conservazione del suolo e il sequestro del carbonio;
- promuovere il suolo come risorsa energetica per la sostenibilità;
- adottare analisi multicriterio, il monitoraggio e la pianificazione del paesaggio.
IL DOCUMENTO DEL DISTAL
Lo studio “Soil: The vision to a global challenge”
(Gti Suolo-Distal, 2020) può essere scaricato cliccando qui