Canapa: «Con il nuovo decreto via libera al consumo umano»

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    Secondo Canapar, il decreto del Mipaaf insieme alla proposta di legge della Regione Sicilia offrono uno spiraglio per dare il via a una filiera di coltivazione e trasformazione della infiorescenza di canapa completamente gestita dalla fase agricola

    «Il Decreto Ministeriale del 27 luglio 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 agosto apre la strada per l'impiego in ambito officinale dei prodotti di canapa sativa destinati al consumo umano».

    È quanto afferma Sergio Martines, ceo di Canapar Corp.

    Sergio Martines ceo di Canapar

    Nel mese di luglio, in Sicilia, è stato depositato un Disegno di Legge che traccia le norme per sostenere la filiera agroindustriale della canapa che vuole dare impulso all’agricoltura siciliana e all’industria verde a emissioni zero.

    «Chiediamo − continua Martines − una veloce calendarizzazione perché vogliamo che la Sicilia diventi il centro europeo per la trasformazione della canapa industriale».

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    La canapa "non è una sostanza stupefacente"

    Secondo Giacomo Bulleri, consulente legale di Federcanapa, con il Dm dello scorso luglio, il ministero delle Politiche agricole ha menzionato la Canapa sativa infiorescenza, destinata ad usi estrattivi, tra le piante officinali per le sue riconosciute proprietà ritenendo, quindi, che essa non costituisca una sostanza stupefacente.

    L’art. 1, c. 2, del D.Lgs. n. 75/2018 stabilisce che “Le piante officinali comprendono altresì alcune specie vegetali che in considerazione delle loro proprietà e delle loro caratteristiche funzionali possono essere impiegate, anche in seguito a trasformazione, nelle categorie di prodotti per le quali ciò è consentito dalla normativa di settore, previa verifica del rispetto dei requisiti di conformità richiesti”.

    La coltivazione e la trasformazione della canapa industriale proveniente da varietà certificate con tenore di Thc inferiori allo 0,2% era già ammessa per l’ottenimento dei prodotti elencati dall’art. 2 della L. n. 242/2016 (alimenti, cosmetici, semilavorati, materiale per bioedilizia, bioplastiche, florovivaismo). La menzione delle infiorescenze di Canapa sativa tra le piante officinali ha, quindi, l’effetto di farle rientrare sia nella disciplina della legge-quadro n. 242/2016, che in quella di cui al D.Lgs. n. 75/2018 (art. 2, c. 4) che costituisce il Testo Unico in materia di piante officinali.

    Cosa dice il Testo unico in materia di officinali

    "Il risultato dell’attività di coltivazione o di raccolta delle singole specie di piante officinali può essere impiegato direttamente, oppure essere sottoposto a operazioni di prima trasformazione indispensabili alle esigenze produttive, consistenti nelle attività di lavaggio, defoliazione, cernita, assortimento, mondatura, essiccazione, taglio e selezione, polverizzazione delle erbe secche e ottenimento di oli essenziali da piante fresche direttamente in azienda agricola, nel caso in cui quest’ultima attività necessiti di essere effettuata con piante e parti di piante fresche appena raccolte".

    "È altresì inclusa nella fase di prima trasformazione indispensabile alle esigenze produttive qualsiasi attività volta a stabilizzare e conservare il prodotto destinato alle fasi successive della filiera".

    Possibile costruire una filiera

    Visto che ai sensi dell'art. 2135 del codice civile la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali sono considerate attività agricole, sarà consentita non solo la coltivazione, ma anche la prima lavorazione delle infiorescenze destinate a uso estrattivo, quale attività di tipo agricolo.

    Questa inclusione permetterà di ottenere estratti e tinture da infiorescenze di canapa industriale prodotte e commercializzate secondo la normativa delle piante officinali ed erboristiche delineando, in questo modo, una filiera produttiva agro-industriale.

    Si potrà, pertanto, produrre oli essenziali, terpeni ecc., estratti dalle infiorescenze di Canapa sativa L., prefigurando una possibile apertura per il consumo umano dei derivati officinali di canapa che, in Italia, sino ad oggi, erano limitati ai semi e derivati a destinazione alimentare o di integratori alimentari.

    Canapa: «Con il nuovo decreto via libera al consumo umano» - Ultima modifica: 2020-09-24T12:52:33+02:00 da Simone Martarello

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