Ricerca, nuove varietà e logistica efficiente, il nuovo volto dell’ortovivaismo

Microgreen, varietà antiche, erbe spontanee eduli, persino canapa light: a Pisa Marco, Luca e Sara Pacini reinventano il mercato delle piantine da orto: «È necessario innovarne sia la filosofia sia l’organizzazione, per cogliere le opportunità di un mercato che sta cambiando».

Con due sedi alle porte di Pisa, sette ettari di serre comprensive di magazzino, più un’area di ombrario esterno, due celle climatizzate e un avanzato comparto macchine per la semina e la ripicchettatura dei vasetti, "l’OrtoFruttifero" di Marco, Luca e Sara Pacini è leader di mercato per il Centro-Nord di piantine da orto destinate a hobbisti e produttori professionali, attraverso una rete di 844 rivenditori in tutta Italia.
Già vocata all’innovazione (è stata la prima ad esempio a produrre piante da orto in pane di torba) la gestione dell’Ortovivaistica Pacini dal 2012 è gestita dall’ultima generazione della famiglia.

Giovani imprenditori che hanno intuito la necessità di innovare sia la filosofia sia l’organizzazione, per cogliere le opportunità di un mercato che sta cambiando.

Meno fatica, più...felicità

«L’OrtoFruttifero - racconta Marco Pacini- nasce con l’obiettivo di dare alla produzione della piantina da orto un’immagine più fresca, nuova e giovane, con un marchio accattivante e il payoff “la felicità nell’orto” che rompe con il concetto di fatica e di lavoro duro che era associato al mondo dell’orto. Lo abbiamo fatto perché anche nel mondo dell’hobbista dell’orto stava avvenendo un ricambio generazionale, il nostro cliente non era più il pensionato ma la famiglia con i bambini piccoli che trasforma in orto il pezzettino di giardino o il balcone. E quindi c’era bisogno di una nuova immagine di felicità, che legasse l’orto a un’attività in grado di dare non solo frutti ma soprattutto grandi soddisfazioni, sapore e benessere».

Lucia Paoletti

Una filosofia aziendale che punta  sull’innovazione nel marchio e sull’identificazione del prodotto. Tutti i vasetti sono infatti dotati di un puntale fotografico in quanto: «vendiamo promesse - spiega Lucia Paoletti agronoma dell’azienda - ed è necessario che chi acquista veda almeno in foto che cosa potrà aspettarsi dalla piantina che fa crescere». 

Ma a determinare il successo dell’impresa c'è anche l’attenzione all’organizzazione logistica e al servizio clienti, la perfetta tracciabilità di ogni vasetto dal seme alla pianta venduta, la ricerca varietale, l’innovazione di prodotto e le continue e assidue collaborazioni con le Università.

Il Sun Black

Fiore all’occhiello della gamma che conta fino a 700 diverse referenze, è il pomodoro nero Sun Black la cui colorazione scura è data dalle antocianine presenti nella buccia, nato da un incrocio di varietà selvatiche sviluppato dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dalle Università di Pisa e della Tuscia di Viterbo e prodotto in esclusiva Europea. Nell’ambito della linea dedicata alla produzione biologica certificata i pomodori Superbio dotati di speciali caratteristiche nutrizionali sono ottenuti dalle piante micorrizate nate dalla collaborazione con Manuela Giovannetti dell’Università di Pisa.

Fitoalimurgia, fare esperienza con le erbe spontanee

«Come leader di mercato - commenta Marco Pacini - dobbiamo necessariamente sviluppare sempre nuovi progetti e proprorre al nostro cliente prodotti nuovi che interessino il cliente finale».

«Oltre alle varietà antiche - continua-, che nessuno potrebbe altrimenti trovare sui banchi del Supermercato, abbiamo così sviluppato ad esempio una linea di piante fitoalimurgiche: erbe spontanee eduli e prodotte per l’orto domestico, fiori eduli o i fiori recisi in vasetto (si definisce fitoalimurgia la conoscenza dell'uso delle specie vegetali, soprattutto erbe spontanee, a scopo alimentare)». Specialità che in aggiunta all’ampia varietà di ortaggi di ogni tipo danno all’hobbista la possibilità di portarsi a casa un prodotto nuovo e un’esperienza da fare propria.

I Microgreen

Tra gli ultimi prodotti sviluppati i microgreen, o micro-ortaggi, le cui foglie eduli raccolte e utilizzate per le insalate o per come guarnizione dei piatti, stanno riscuotendo grande interesse nella ristorazione. “Si tratta - spiega Lucia Paoletti - di plantule commestibili di  3-9 cm di altezza a uno stadio di sviluppo che superate le foglie cotiledonari vede distendersi le prime foglioline vere e che si ottiene in un periodo compreso tra i 7 e i 21 giorni».

Canapa light

«L’OrtoFruttifero produce circa venticinque diversi microgreen che vanno dalle piante da orto come il ravanello o la carota, alle aromatiche o spontanee come la senape, il basilico, il trifoglio o l’acetosa fino anche alla Canapa light realizzata in collaborazione con lo Spinoff universitario Canapisti».

Ricerca, nuove varietà e logistica efficiente, il nuovo volto dell’ortovivaismo - Ultima modifica: 2019-05-09T17:08:34+02:00 da Mary Mattiaccio

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