Taglia-agrofarmaci, 10 Paesi Ue chiedono una pausa di riflessione

Bruxelles con la nuova proposta di regolamento vuole accelerare sull’obiettivo di ridurre l’uso degli agrofarmaci del 50% entro il 2030
Con una lettera il presidente di Coldiretti Ettore Prandini chiede agli europarlamentari un approccio ue piu' equilibrato sul fronte della riduzione draconiana degli agrofarmaci

Il tema degli usi sostenibili degli agrofarmaci torna al centro del Consiglio Agricoltura. Nella riunione di lunedì 26 settembre  viene infatti discusso un "non-paper" preparato dai delegati di dieci stati membri che chiede una pausa di riflessione e approfondimento sulla proposta di regolamento sull'uso dei prodotti fitosanitari.

Il Consiglio Agrifish del 26 settembre

Ettore Prandini

In occasione di questa riunione dei ministri agricoli comunitari Coldiretti si è mobilitata a livello nazionale ed internazionale con la lettera del presidente Ettore Prandini ai Parlamentari europei, per ottenere, a favore di agricoltori e consumatori, «un approccio più equilibrato allo scopo di evitare pesanti impatti sulle produzioni in un momento di estrema emergenza dell'attuale realtà europea dopo la crisi covid-19 degli ultimi due anni e l'invasione dell'ucraina all'inizio del 2022 che ha fatto balzare i costi energetici».

L'assicurazione di Patuanelli

Il documento del Consiglio è firmato da Austria, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia. «Ci ha garantito – dice una nota di Coldiretti – il suo appoggio per l'iniziativa anche anche il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli» .

L'impatto della crisi

Le misure contenute nella proposta di regolamento della quale si chiede la sospensione non tengono in adeguato conto - secondo coldiretti - dell'impatto socio economico sulle aziende e sulla società oltre a non considerare che senza un'adeguata lotta a parassiti e malattie si rischia la comparsa e la diffusione di nuove minacce ai raccolti e quindi alle forniture alimentari delle famiglie italiane ed europee.

«La nostra priorità dovrebbe essere quella di garantire la sicurezza alimentare dei cittadini dell'Unione europea preservando la sovranità alimentare».

Impatti da valutare

«Accogliamo con favore la decisione di preparare un'analisi completa di tutti i fattori relativi alla sicurezza alimentare, ma siamo profondamente preoccupati che questa analisi non porti a una valutazione dell'impatto di questa proposta sulla sicurezza alimentare. Prima di poter fare un passo verso una protezione delle piante più sostenibile, l'impatto di tutte le possibili misure e restrizioni deve essere debitamente valutato. La valutazione degli impatti attesi dalle proposte di legge è un elemento chiave».

Taglia-agrofarmaci, 10 Paesi Ue chiedono una pausa di riflessione - Ultima modifica: 2022-09-24T18:00:53+02:00 da Lorenzo Tosi

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