La fase di produzione primaria della catena di approvvigionamento comprende attività agricole che producono materie prime alimentari. Questa fase comprende tutte le attività legate alla raccolta, manipolazione e conservazione dei prodotti alimentari prima che siano destinati alla trasformazione o distribuzione.
Le perdite alimentari nella produzione primaria possono essere causate da vari fattori, tra cui parassiti, fenomeni meteorologici avversi, danni durante la raccolta, mancanza di infrastrutture adeguate per la conservazione, requisiti estetici o dimensionali, e variabilità economica e di mercato (come cancellazioni degli ordini, termini contrattuali rigidi, fluttuazioni dei prezzi o alti costi del lavoro).
Aspetti estetici
I rivenditori e i consumatori tendono a scartare frutta e verdura che non soddisfano determinati standard estetici, anche se perfettamente commestibili. Negli ultimi anni, sono state implementate diverse strategie per affrontare il problema della perdita di cibo in Italia, in particolare per frutta e verdura. Una di queste sono i mercati di prodotti imperfetti. La crescente domanda di "frutta e verdura imperfetta" ha portato alla creazione di mercati e iniziative che promuovono la vendita di prodotti che non soddisfano gli standard estetici, ma sono comunque freschi e nutrienti. Questi mercati contribuiscono a ridurre lo stigma associato ai prodotti non perfetti.
Dati e soluzioni
Secondo dati Eurostat, la perdita di cibo nella fase di produzione primaria rappresenta una sfida significativa per l'Italia, ma le soluzioni attuate stanno iniziando a fare la differenza. Investire in tecnologie, formazione e iniziative di recupero può non solo ridurre gli sprechi, ma anche promuovere un sistema alimentare più sostenibile e resiliente. È fondamentale continuare a lavorare insieme – agricoltori, consumatori e istituzioni – per garantire che il cibo prodotto non venga sprecato, ma utilizzato in modo responsabile e consapevole. Numerose sono le iniziative adottate negli anni per ridurre lo spreco di cibo, ma poche sono indirizzate ad affrontare il problema nelle prime fasi della filiera agroalimentare.
A livello europeo, molti progetti mirano a implementare innovazioni lungo tutta la catena del valore, al fine di ridurre le perdite e gli sprechi di prodotti alimentari. Uno di questi progetti è Sisters, finanziato all’interno del programma europeo Horizon 2020, che ha l’intento di implementare soluzioni sostenibili lungo tutta la catena di produzione del cibo, partendo proprio dalla riduzione dello spreco nelle prime fasi di produzione.
Il progetto Sisters e piattaforma Regioneo
Uno dei primi risultati del progetto Sisters è stato lo sviluppo della piattaforma Regioneo, che mira a supportare i piccoli produttori di frutta e verdura. Questa piattaforma consente ai produttori di creare un profilo, inserire foto e prezzi dei loro prodotti ortofrutticoli, facilitando la vendita locale. Regioneo offre una soluzione chiave con tutte le funzionalità necessarie per sviluppare canali di distribuzione corta: gestione del catalogo prodotti, gestione dei prezzi, gestione dei punti di ritiro, pagamento online opzionale, sito web con funzioni di base, notifica in caso di ordine, e un'applicazione di gestione su smartphone.
Vantaggi per i produttori
I vantaggi che un produttore può ottenere grazie all’utilizzo della piattaforma includono:
- incremento dei guadagni;
- riduzione dello spreco di prodotti che altrimenti rimarrebbero invenduti;
- minor costo nella gestione del rifiuto;
- ritorno di immagine dato dalla promozione di pratiche sostenibili.
Per semplificare la gestione quotidiana, Regioneo ha sviluppato un’applicazione dedicata attraverso la quale i produttori possono gestire la disponibilità dei propri prodotti e accedere agli ordini.
L’app è disponibile su Google Play Store e Apple Store. Attualmente è in fase sperimentale e resterà gratuita fino al termine del progetto, previsto per aprile 2026
Inoltre, la piattaforma offre ai piccoli produttori una vetrina per presentarsi al mercato e condividere la propria storia e identità.
Esperienze di successo
L’azienda agricola Bruno Sodano è una piccola realtà agricola tramandata da generazioni, situata a Pomigliano D’Arco (Na). La superficie complessiva a disposizione dell’azienda è di circa sei ettari, parte in fitto e parte di proprietà. Da circa venti anni l’azienda ha adottato un metodo di coltivazione sostenibile e le principali specie coltivate sono varietà tradizionali orticole campane in via di estinzione. Il prodotto più peculiare è il Pomodoro Giallo GiaGiù, un ecotipo di pomodoro di colore giallo oro brillante reperito nell'areale vesuviano.
La famiglia di Antonio Amato, agricoltore appassionato degli anni '60, ha dato vita a "Antonio Amato & figli", specializzata nella coltivazione e commercializzazione di prodotti come il pomodoro San Marzano. Con l'evoluzione dell'azienda e l'assorbimento della "Commerciale Export srl", hanno conquistato mercati in Francia, Germania e Austria. Oggi, i figli di Antonio preservano la tradizione, garantendo qualità e autenticità. L’azienda è situata a Pagani, in provincia di Salerno.
Un sistema alimentare più sostenibile
La filiera agricola italiana sta facendo passi avanti significativi nella lotta contro lo spreco alimentare, specialmente nella fase di produzione primaria. Progetti come Sisters e piattaforme come Regioneo rappresentano soluzioni innovative per aiutare i produttori a ridurre gli sprechi e valorizzare i loro prodotti. È essenziale che tutte le parti interessate, dai produttori ai consumatori, continuino a collaborare per creare un sistema alimentare più sostenibile e resiliente.
Contatti
Chiunque fosse interessato a conoscere più dettagli riguardo a Regioneo o al progetto SISTERS può contattare l’indirizzo e-mail info@enco-consulting.it oppure pierre.tubiana@bm-services.com.
La soluzione Regioneo è stata sviluppata nell'ambito del progetto europeo SISTERS, che riceve finanziamenti dall'Unione Europea nell'ambito del programma Horizon 2020. Grant Agreement n. 101037796.