Mettere in relazione diretta agricoltori e industriali, abituandoli a dialogare tra loro in modo trasparente al fine di ottenere un reciproco beneficio. E’ questo l’obiettivo dell’accordo di filiera firmato tra l’Organizzazione di Produttori Op Mediterraneo, società cooperativa foggiana che conta 150 associati (che aderisce a Confagricoltura), e il pastificio Granoro srl. Si tratta di un accordo innovativo che potrebbe diventare un modello di integrazione e sviluppo economico e sociale del territorio, replicabile sicuramente anche in altri comparti.
Si parte dalla Puglia, da sempre terra vocata alla produzione di grano duro - areale di coltivazione, produzione e molitura di quello destinato al pastificio Granoro srl - dove saranno messe a coltivazione granelle, liberamente scelte dai cerealicoltori e meglio rispondenti alle loro esigenze, con l’obiettivo di ottenere un livello qualitativo conforme alle esigenze del pastificio.
L’accordo prende esempio e ricalca quello siglato nel 2011 sempre tra i soci di Op Mediterraneo, produttori di pomodoro, e Icab spa/La Fiammante, storica azienda di conserve alimentari che operae a Salerno. Una realtà imprenditoriale quotata in borsa che crede nel valore aggiunto di un pomodoro al 100% italiano, che vanta la certificazione di filiera e che rispetta una politica imprenditoriale etica con la Social Footprint.
«Quello per il pomodoro è stato un accordo unico – ha commentato il presidente di OP Mediterraneo Marco Nicastro - tutto realizzato in casa Confagricoltura, che ha fatto da apripista, facendo incontrare domanda e offerta agroindustriale sotto la stessa bandiera, con un’unità di intenti di filiera. Un progetto pilota che volevamo fosse un modello da replicare nel comparto, ma anche in altri settori produttivi. E questo è ciò che è accaduto con l’accordo siglato tra i nostri produttori di grano e il Pastificio Granoro srl”
L’accordo di filiera firmato tra Op Mediterraneo e Granoro srl definisce le caratteristiche minime della granella sulla base di parametri tecnologici, merceologici, qualitativi (proteine, glutine, colore) e contaminanti. Le condizioni commerciali stabiliscono le quantità (definite in base alle adesioni dei cerealicoltori), il ritiro (stabilito per quote mensili), il periodo (da giugno 2018 a maggio 2019), il pagamento prevede un acconto erogato da Granoro srl pari a 200 euro per ettaro e saldo alla consegna del grano, prezzo (minimo garantito), e premi (per maggiorazione proteica, e per coltivazione con metodo biologico).
Un accordo, quello per il grano duro, che Op Mediterraneo aggiunge a quello per il pomodoro e che chiude il cerchio per un piatto di pasta al pomodoro 100% made in Italy.
«Questo accordo – ha commentato l'amministratore delegato del Pastificio Granoro Marina Mastromauro - è un altro tassello che aggiungiamo al percorso degli accordi di filiera che abbiamo iniziato da qualche anno. L’industria e l’agricoltura che lavorano insieme per lo stesso fine: portare la qualità italiana nel mondo».
Il Pastificio Granoro ha sede a Corato, nel cuore della Puglia, ed è oggi una tra le più importanti realtà produttive italiane nel settore della pasta secca di semola di grano duro. Produce pasta italiana di qualità, pasta biologica e una pasta a filiera corta 100% Puglia, promuovendo e incentivando concretamente la valorizzazione del proprio territorio. Ha conquistato importanti mercati dal Giappone agli Usa ed è presente in oltre 180 Paesi con una ricchezza (gamma, varietà, assortimento) di prodotti.