Bando Agea fornitura olio per indigenti: profonda delusione della Fioq

Riccardo Guglielmi, presidente dell’associazione nazionale dei Frantoiani italiani olio di qualità (Fioq)
Riccardo Guglielmi, presidente dell’associazione nazionale dei Frantoiani italiani olio di qualità (Fioq), sull’offerta vincente a 2,28€ a litro: «Se questo è il modo per sostenere il settore olivicolo, la fine della filiera è vicina”

«Esprimiamo profonda delusione per gli esiti della gara per la fornitura di olio extravergine di oliva destinato agli indigenti sotto forma di aiuto alimentare: l’offerta vincente formulata a 2,28 € a litro conferma le nostre perplessità iniziali.

Come frantoiani riteniamo il prezzo incongruo rispetto alle dinamiche di mercato anche per un olio comunitario. Non è così che si tutela il prodotto italiano e una delle eccellenze del nostro paniere, cioè con aste al ribasso che replicano la ghigliottina applicata già dalla grande distribuzione. O si inverte la rotta, oppure il comparto sarà destinato al collasso».

Così Riccardo Guglielmi, presidente dell’associazione nazionale dei Frantoiani italiani olio di qualità (Fioq), nonché referente nazionale del Dipartimento Nazionale Frantoiani d’Italia di Agrocepi, commenta l’aggiudicazione della gara per la fornitura di olio extravergine di oliva in confezioni da un litro in aiuto degli indigenti in Italia, emanata da Agea attraverso fondi comunitari (Fead).

 

Guglielmi: «Come è possibile un litro di olio extravergine di oliva a 2,28 €/litro?»

«Nonostante nella delibera di aggiudicazione pubblicata da Agea si reputino le spiegazioni ricevute dagli offerenti sufficienti ad esprimere un giudizio di congruità delle offerte stesse, come operatori economici del settore olivicolo esprimiamo tutte le nostre perplessità: un litro di olio extravergine di oliva a 2,28 €?

Non entriamo nel merito della gara, ma ribadiamo le criticità di un bando, errato nella sua stessa impostazione – continua Guglielmi –. Il fatto che i fondi siano comunitari non può essere la sola giustificazione per chiarire la ritrosia degli appaltanti nell’inserire un riferimento all’origine del prodotto.

Inoltre nell’avviso di fornitura non si fa alcun cenno alla qualità dell’olio, quasi a far passare il concetto che per gli indigenti qualsiasi olio può andar bene».

 

«Per i prossimi bandi: origine 100% italiana e qualità certificata»

La Fioq ha segnalato le sopra riportate questioni già a suo tempo al Mipaaf, sottolinea Guglielmi, «nella speranza che i prossimi bandi possano salvaguardare almeno i principi dell’origine 100% italiana e della qualità certificata.

Su questi due punti, come associazione dei frantoiani non transigiamo. Errare è umano, ma perseverare oltre a essere diabolico potrebbe essere disastroso. Il Made in Italy va promosso con forza in tutte le occasioni attraverso azioni sistemiche e sinergiche.

Troppo spesso ci troviamo di fronte a errori di forma che pregiudicano anche il contenuto di operazioni che se applicate nel modo corretto possono dare veramente supporto alla filiera e ristoro agli operatori, ormai sempre più in difficoltà».

Bando Agea fornitura olio per indigenti: profonda delusione della Fioq - Ultima modifica: 2020-08-20T17:18:33+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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