La strada degli accordi commerciali
è la più efficace.
I tanto contestati Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement tra Ue e Canada) e Jefta (Japan-Eu Free Trade Agreement) fanno volare l’export agroalimentare europeo e italiano.
Oggi la Commissione Ue ha infatti pubblicato la quarta relazione annuale sull'attuazione degli accordi commerciali (clicca qui).
Accordi ok
Dal documento emerge che «gli accordi hanno continuato a facilitare un commercio equo e sostenibile e a consolidare il quadro delle regole internazionali».
Il commercio con i 65 partner preferenziali trattati nel rapporto è infatti cresciuto del 3,4% nel 2019, mentre il commercio estero complessivo dell'Ue è salito del 2,5%.
Sono proprio gli accordi commerciali dell'Ue con il Canada e il Giappone ad aver dato particolare impulso all’incremento del commercio pre-covid19, con un contributo rispettivamente del 25 e del 6% circa, dalla loro entrata in vigore.
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Il Giappone mangia e beve i nostri prodotti
Particolarmente significativa per la bilancia agroalimentare la performance del Giappone che in un solo anno è diventato il secondo mercato per l’export dell’Unione dopo la Svizzera. Gli scambi bilaterali di prodotti agroalimentari tra Ue e paese del Sol Levante sono infatti aumentati del 16% e le esportazioni di carne di maiale, formaggio e vino dell'UE sono aumentate rispettivamente del 12%, 10% e 14%.
Per il vino il merito è nel fatto che il Giappone abbia approvato e riconosciuto le pratiche enologiche dell'Ue grazie all’accordo.
Lo sforzo della Commissione per l’export delle Pmi
«Stiamo compiendo – dichiara Valdis Dombrovskis, Commissario Ue per il Commercio - molti passi per garantire che tutte le imprese - grandi e piccole - possano realmente trarre vantaggio dagli accordi commerciali».
Per questo la Commissione ha anche lanciato il nuovo sito web access2markets per aiutarle.
Il portale consente alle imprese di consultare in pochi clic: tariffe, imposte, norme di origine, requisiti dei prodotti, procedure doganali, ostacoli agli scambi e statistiche sui flussi commerciali relativi a un prodotto che intendono importare o esportare.