L’approvazione rapida del ddl per affrontare in maniera risolutiva l’annoso problema della fauna selvatica in Puglia. La chiede Coldiretti attraverso il presidente regionale Gianni Cantele. «Il fenomeno della proliferazione dei cinghiali è diventato gravissimo e interessa l’intera zona della Murgia e le aree rurali a valle, soprattutto i Comuni di Andria, Corato, Altamura, Spinazzola, Minervino, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Gravina e i territori di Noci e Putignano, dove sono presenti anche i lupi. Sono inaccettabili i tempi biblici con cui viene affrontato dalla politica il delicato tema della fauna selvatica che mette a repentaglio l’incolumità pubblica e arreca danni al settore agricolo».
Gli imprenditori agricoli vivono uno stato di malessere che cresce in misura esponenziale e la preoccupazione aumenta, denuncia Cantele, «se si considera la capacità di adattamento di cinghiali e lupi ai cambiamenti ambientali. Infatti sono comparsi anche in aree da cui risultavano assenti da anni, mettendo a rischio la presenza e il lavoro degli agricoltori».
In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, stimabili pari a oltre 11 milioni, aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti. «I cinghiali, i lupi e i cani inselvatichiti distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati; gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole; le lepri divorano interi campi di ortaggi; i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali. Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali».