«Riteniamo che l'estensione del credito di imposta al settore primario sia stata un'ottima intuizione del Governo, poiché consente alle imprese agricole di sfruttare importanti agevolazioni utili a stimolare gli investimenti e favorire la transizione digitale». Lo ha detto
Sabrina Diamanti, presidente del Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali (Conaf), commentando dell'emendamento al decreto legge Semplificazioni e Governance, in questi giorni al vaglio delle commissioni.
«Allargando la platea dei professionisti abilitati si consentirebbe di avere perizie tecniche realizzate da specialisti con una profonda conoscenza di un settore peculiare com'è quello agricolo – ha aggiunto Diamanti –. Confidiamo, perciò, nell'unanime approvazione da parte di tutte le forze politiche. La legge di Bilancio 2020 ha segnato un cambio di passo importante per le imprese agricole – ha sottolineato Diamanti – anche il settore primario può accedere alle agevolazioni, grazie alla trasformazione in crediti d'imposta dei precedenti regimi di aiuto del superammortamento e iperammortamento».
Secondo il Conaf è un cambio positivo, ma che per funzionare necessita di tecnici che conoscono le peculiarità del mondo agricolo. Il Consiglio dell'Ordine ricorda in particolare che è intervenuto avviando un confronto con le istituzioni affinché si apportasse una modifica alla norma attualmente vigente (articolo 1, comma 1062, della legge di bilancio 2021), che limita la redazione della perizia tecnica asseverata esclusivamente a ingegneri o periti industriali iscritti nei rispettivi albi professionali. Conaf specifica che la previsione normativa diviene fortemente limitante se applicata al settore primario dove gli elaborati richiesti necessitano di una profonda conoscenza specialistica del settore agricolo.