Le esportazioni del settore agroalimentare italiano registrano un’evoluzione molto positiva nell’ultimo decennio; la bilancia commerciale dei prodotti agroalimentari rimane ancora negativa, ma il saldo agroalimentare è nettamente migliorato, a vantaggio della nostra bilancia commerciale.
I dati dell’export agroalimentare vengono sempre enfatizzati dai politici e dalle organizzazioni professionali agricole. Tuttavia se si guardano i dati con attenzione, si evidenzia che il balzo positivo dell’export riguarda solo l’industria alimentare, mentre l’agricoltura e la pesca peggiorano il loro saldo commerciale.
Da questi dati emerge che l’agricoltura italiana si avvantaggia poco del boom dell’export agroalimentare.
I dati, che saranno esposti in seguito, indicano due opportunità e/o necessità per l’agricoltura italiana: aumentare la propria produzione agricola per supportare la crescita dell’export e integrarsi in modo più forte con l’industria alimentare per incamerare una parte del valore aggiunto dell’export.
L’evoluzione del commercio agroalimentare
La bilancia commerciale dei prodotti agroalimentari dell’Italia è sempre stata deficitaria, come evidenzia la fig 1.
Tuttavia, nell’ultimo decennio il saldo commerciale agroalimentare dell’Italia ha mostrato una sensibile riduzione del disavanzo in valore, grazie a un forte aumento delle esportazioni. La riduzione del disavanzo si deve anche – e questa non è necessariamente una buona notizia – a una dinamica più contenuta delle importazioni (+3,4% l’anno), dovuta a una domanda interna rimasta debole per gran parte del periodo 2007-2016.
Esportazioni
Le esportazioni agroalimentari italiane hanno raggiunto 38,4 miliardi di euro nel 2016 (fig. 1), contro poco più di 20 miliardi del 2005, crescendo a un tasso medio annuo del 5,8%, ben più elevato del +3,0% fatto registrare dall’export complessivo nazionale (fig. 2).
.L’agroalimentare rappresenta un settore di forza per l’Italia sui mercati esteri, essendo la quota settoriale costantemente più elevata di quella relativa al commercio totale (fig. 2).
Come è accaduto a livello mondiale, le esportazioni italiane hanno subìto una netta flessione nel 2009, più consistente per l’export complessivo rispetto all’agroalimentare; dal 2010, i flussi hanno ripreso a crescere, in misura più marcata per l’agroalimentare che per l’export totale, con la conseguente ulteriore crescita del peso dell’agroalimentare, passato dal 7,0% del 2005 al 9,2% del 2016 (Fonte: Ismea, fig. 2).
Analizzando i dati dell’anno più recente, nel 2017, l’export italiano di prodotti agroalimentari è stato di oltre 41 miliardi di euro (tab. 1).
Nel periodo 2009-2017 l’incremento dell’export a livello nazionale è stato di circa il 66%; il trend positivo di crescita dell’export dell’agroalimentare italiano è confermato anche dalle variazioni degli ultimi anni con un +4,2% e un +6,8% nel biennio 2016-17.
La tabella 1 mostra che, nel periodo 2009-2017, l’export è cresciuto del 69% per l’industria alimentare e del 53% per la componente agricola. A trainare l’export sono quindi i prodotti trasformati dell’industria alimentare piuttosto che i prodotti delle imprese agricole.
Tab. 1 Esportazioni, importazioni e saldo commerciale dell’agricoltura e dell’industria alimentare
Totale agroalimentare | |||||
Export | Var. su 2009 | Import | Var. su 2009 | Saldo | |
miliardi di € | % | miliardi di € | % | miliardi di € | |
2009 | 24,645 | - | 32,359 | - | -7,714 |
2015 | 36,894 | 49,7 | 42,900 | 32,6 | -6,006 |
2016 | 38,429 | 55,9 | 43,071 | 33,1 | -4,642 |
2017 | 41,025 | 66,5 | 44,998 | 39,1 | -3,973 |
Agricoltura, silvicoltura e pesca | |||||
Export | Import | Var. su 2009 | Saldo | ||
miliardi di € | % | miliardi di € | % | miliardi di € | |
2009 | 4,614 | - | 9,706 | - | -5,092 |
2015 | 6,620 | 43,5 | 13,757 | 41,7 | -7,137 |
2016 | 6,852 | 48,5 | 13,836 | 42,6 | -6,984 |
2017 | 7,084 | 53,5 | 14,460 | 49,0 | -7,376 |
Industria alimentare, bevande e tabacco | |||||
Export | Var. su 2009 | Import | Var. su 2009 | Saldo | |
miliardi di € | % | miliardi di € | % | miliardi di € | |
2009 | 20,031 | - | 22,653 | - | -2,622 |
2015 | 30,274 | 51,1 | 29,143 | 28,6 | 1,131 |
2016 | 31,577 | 57,6 | 29,235 | 29,1 | 2,342 |
2017 | 33,942 | 69,4 | 30,538 | 34,8 | 3,404 |
Importazioni
Le importazioni hanno superato i 41 miliardi di euro nel 2016, contro quasi 28 miliardi di euro nel 2005. La riduzione del deficit agroalimentare è stata in assoluto di poco inferiore a 5 miliardi di euro nel periodo in esame, cosa che, nel 2016, ha di fatto dimezzato il passivo registrato nel 2005 (fig. 1).
Il peso dei prodotti italiani sulle importazioni mondiali di prodotti agroalimentari, ha ripreso a crescere da un livello minimo di 3,1% nel 2012 al 3,3% nel 2016 (fig. 3).
Il peso delle importazioni dell’agroalimentare, in Italia, è passato dal 9,2% del 2005 al 11,4% del 2016 (Fonte: Ismea, fig. 4).
Le importazioni agroalimentari quindi aumentano ad un livello quasi pari a quello delle esportazioni.
Nel 2017 le importazioni agroalimentari ammontavano a circa 45 miliardi di euro (tab. 1). Nel biennio 2016-17, si è registrata dapprima una sostanziale stabilità della spesa, seguita da un marcato incremento nell’ultimo anno (+4,5%).
Entrando nel dettaglio, nel 2017 l’import italiano di prodotti agricoli è stato di 14,5 miliardi di euro, mentre l’import dell’industria alimentare è stato di 30,5 miliardi di euro.
La dinamica della spesa per le importazioni di prodotti agricoli ha registrato – tra il 2009 e il 2015 – un aumento di circa il 42%. Nell’ultimo biennio preso in esame, analogamente alla spesa del totale agroalimentare, si osserva la sostanziale stabilità nel 2016, mentre nel 2017 c’è stato un aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente.
Il trend in crescita delle importazioni di prodotti primari agricoli è, comunque, un fenomeno che accompagna le fasi di ripresa della domanda di prodotti agroalimentari nel nostro Paese, considerata l’alta vocazione trasformatrice che caratterizza e contraddistingue il settore italiano.
Saldo commerciale
Pur restando strutturalmente negativo, negli ultimi anni, il saldo della bilancia commerciale agroalimentare italiana è notevolmente migliorato, infatti è passato, tra il 2009 e il 2015, da -7,7 miliardi di euro a -6,0, scendendo ulteriormente a -4,6 nel 2016 e a -3,9 miliardi nel 2017.
Tuttavia il miglioramento del saldo commerciale è imputabile solamente all’industria alimentare. Invece, il saldo import/export dei soli prodotti agricoli è invece peggiorato passando da -5,1 miliardi di euro del 2009 a oltre -7,4 milioni di euro del 2017 (tab. 1).
Il settore della trasformazione agroalimentare è quindi in forte crescita e importa materie prime per essere trasformate nel nostro Paese.
Opportunità e necessità di crescita della produzione nazionale
La produzione italiana non riesce a soddisfare la crescente domanda dell’industria alimentare. Da questa considerazione nasce un’opportunità per il settore agricolo nazionale: aumentare la produzione. In questi ultimi anni si è fatto un gran parlare della qualità dell’agroalimentare italiano, ma si è trascurata la quantità ovvero l’attenzione alle rese produttive.
L’aumento della produttività per ettaro è un obiettivo e una necessità per l’agricoltura italiana, a cui devono contribuire tutte le componenti del sistema agricolo italiano: dall’università alle istituzioni, dalle organizzazioni agricole alle industrie produttrici di mezzi tecnici, dalla cooperazione alle organizzazioni di filiera.
Ma c’è un altro aspetto importante. L’aumento della produzione è direttamente connesso all’aumento dei prezzi agricoli; da questo punto di vista, la scarsa integrazione tra agricoltura e industria riduce le opportunità per il settore agricolo italiano.
L’agricoltura quindi deve integrarsi in modo più forte con l’industria alimentare per attrarre una parte del valore aggiunto dell’export. Finora l’industria alimentare ha “giocato” sulla scarsa trasparenza sull’origine dei prodotti agricoli, ma questa situazione sta cambiando in meglio e si aprono nuove strade per l’agricoltura italiana, se sarà in grado di essere più produttiva e più integrata.
L’import/export italiano
41 mld di € (export agrolimentare)
+66% aumento export 2009/2017
45 mld di € (import agroalimentare)
+39% aumento import 2009/2017
-3,9 mld saldo commerciale 2017
Articolo pubblicato su Terra e Vita
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