Scatta la riduzione delle accise sui carburanti e quindi, si spera, del loro prezzo di vendita. Sono infatti stati pubblicati nella notte sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge "Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina", il cosiddetto Ucraina bis, che entrano in vigore da oggi.
La riduzione delle accise
La riduzione delle accise di 25 cent (che con l’Iva arriva a 30,5 cent al litro) avrà la durata di 30 giorni. Ma è previsto che fino al 31 dicembre di quest'anno le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate senza dover ricorrere ad un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale.
Specifiche norme sono poi introdotte per i depositi di stoccaggio dei prodotti e per evitare manovre speculative, con un rafforzamento dei poteri del Garante dei Prezzi e l'utilizzo della Guardia di Finanza per i controlli.
Credito d’imposta
Per le imprese agricole è previsto uno specifico contributo, sotto forma di credito d'imposta, per l'acquisto di carburanti per l'esercizio dell'attività agricola pari al 20% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022
Il decreto prevede anche una norma finalizzata ad aiutare i lavoratori che usano mezzi propri per arrivare sul luogo di lavoro: i buoni benzina, fino a 200 euro, che i datori di lavoro daranno ai propri dipendenti non concorreranno al reddito, quindi non saranno tassati.
Il provvedimento introduce inoltre una tassa del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche. Si applicherà per il solo 2022, sarà versata a giugno e dovrà essere versata da tutta la filiera del settore energetico: dalle società che producono, importano e vendono prodotti petroliferi, gas o elettricità.
Sono escluse le sole società che gestiscono piattaforme per lo scambio. Il "contributo solidaristico straordinario" si calcolerà sull'incremento del saldo tra le operazioni ai fini Iva tra il periodo 1 ottobre 2021-30 marzo 2022 e 1 ottobre 2020 e 31 marzo 2021. Una specifica disposizione evita che il maggior onere delle società si trasferisca sui prezzi al consumo.
Mutui con garanzie Ismea
Nella pancia del decreto ci sono anche tutte le misure in favore delle imprese del settore agricolo pensate dal Premier Draghi assieme al ministro Patuanelli come la possibilità di rinegoziare a allungare fino a 25 anni i mutui con garanzie Ismea, credito d'imposta per il gasolio e altri 35 milioni al Fondo per lo sviluppo, di cui abbiamo già parlato (vedi articolo linkato sotto). Soddisfazioni sono state espresse da Coldiretti, Confagricoltura e Cia che con le loro indicazioni hanno contribuito a tracciare il profilo delle azioni in favore del comparto primario.