Dop e Igp, fumata bianca per il nuovo Regolamento europeo

Dop e Igp
Accordo raggiunto tra Europarlamento, Consiglio e Commissione. Approvazione definitiva tra gennaio e febbraio 2024

Maggior tutela giuridica nei Paesi dell'Unione, sui mercati on line di tutto il mondo e possibilità di oscurare i domini che nel nome fanno riferimento alle denominazioni protette con intenti ingannevoli verso i consumatori. Nelle etichette di alimenti e bevande si dovrà inserire il nome dei produttori, così come bisognerà indicare nell'elenco degli ingredienti di un alimento se uno o più di essi sono indicazioni geografiche protette. E poi semplificazione per avere tempi più rapidi per la registrazione di nuove Ig e per la modifica dei disciplinari di produzione. Un chiarimento del ruolo di Euipo (l'agenzia con sede ad Alicante per la proprietà intellettuale incaricata di gestire i marchi, i disegni e modelli dell'Ue), rafforzamento del ruolo dei consorzi di tutela con un allargamento delle loro competenze, dato che potranno occuparsi anche di turismo enogastronomico. E ancora, l'ingresso della sostenibilità tra i valori che contraddistinguono le indicazioni geografiche: dal benessere animale, all'impronta di carbonio fino alla sostenibilità economica e sociale. Sono le principali novità contenute nella bozza di Regolamento sui Ue sui prodotti Dop e Igp sul quale è stato raggiunto l'accordo tra Europarlamento, Consiglio europeo e Commissione.

Paolo De Castro

De Castro: «Più tutele per le nostre produzioni di qualità»

«Lo avevamo promesso: dal 2024 i nostri agricoltori e produttori potranno contare su un nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità, con misure ambiziose, nel solo interesse delle nostre filiere produttive d’eccellenza» ha commentato Paolo De Castro, relatore dell’Europarlamento per il nuovo regolamento, subito dopo l’accordo raggiunto con i negoziatori di Consiglio (il Ministro spagnolo Luis Planas, presidente di turno del Consiglio Agrifish) e Commissione (il Commissario Janusz Wojcechowski).

Il nuovo regolamento entrerà in vigore nei primi mesi del 2024, tra gennaio e febbraio, dopo i passaggi formali in Parlamento e Consiglio. «Introduciamo l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi Dop e Igp il nome del produttore, ed eliminiamo una volta per tutte quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre IG, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o del Prosek made in Croazia. Viene infatti chiarito – ha spiegato l'eurodeputato – come le richieste di registrazione di menzioni tradizionali, come quella del Prosek, non potranno più essere prese in considerazione, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp».

L'Italia è leader in Europa per numero di Dop, Igp e Stg con 883 prodotti certificati, seguono Francia con 759 e Spagna con 372. In totale sono 3.626 le Indicazioni geografiche europee, per un valore di 80 miliardi di euro l'anno di cui 18 di export.

I prodotti Dop e Igp beneficeranno di protezione ex officio anche nel sistema dei domini internet, con un sistema di geoblocking immediato di tutti i contenuti illeciti. Nel caso in cui le Ig siano utilizzate come ingredienti, sarà necessario informare il consorzio dell’utilizzo del prodotto. Gli Stati membri che lo vorranno, potranno prevedere anche l’obbligo di autorizzazione scritta da parte dei consorzi di tutela. «A beneficio dei quali abbiamo inserito nuovi poteri, tra cui tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti – ha puntualizzato De Castro – la programmazione produttiva con piani fino a sei anni e la promozione del turismo Ig, e semplificato le norme per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione».

Viene messa la parola fine anche su uno dei punti più discussi del regolamento, il ruolo dell’Ufficio europeo della proprietà intellettuale, l’Euipo: «Oggi abbiamo chiarito che l’Euipo dovrà avere un ruolo consultivo e solo su questioni amministrative – ha concluso De Castro – mentre l’interlocutore dei produttori resterà la Commissione Ue, consolidando il legame tra i marchi della qualità europea e lo sviluppo delle aree rurali».

Dop e Igp, fumata bianca per il nuovo Regolamento europeo - Ultima modifica: 2023-10-24T19:52:43+02:00 da Simone Martarello

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome