Dazi Usa, ecco i prodotti italiani colpiti. «Ora l’Ue ci aiuti»

Nel mirino Parmigiano, Pecorino e prosciutto, si salvano olio, vino e pasta

fondo ristorazione
Prodotti tipici italiani
Nel mirino dell'amministrazione Trump soprattutto i formaggi tipici con un aumento dell'aliquota del 25%. Nessuna misura su prosecco e vino italiano, mentre viene bastonato quello francese

La scure dei dazi Usa si abbatte sul Made in Italy alimentare. Scatta infatti oltreoceano una tariffa aggiuntiva del 25% su Pecorino Romano, Parmigiano Reggiano, provolone e superalcolici. Si salvano invece pasta, olio, vino e prosciutti.

clicca per scaricare la lista dei prodotti appesantiti di dazi (in inglese)

Chi si salva

Si salverebbero invece l'olio d'oliva e il vino (nonostante le dichiarazioni del segretario di Stato Mike Pompeo non escludevano fino a ieri questa possibilità, leggi cliccando qui). È

Robert Lightizer, il negoziatore di Trump nell'affaire Airbus e nei dazi contro l'import dall'Ue

quanto emerge dalla lista dei prodotti pubblicata dalle autorità americane dopo il via libera del Wto agli Stati Uniti. I dazi dovrebbero scattare dal 18 ottobre. Nell'elenco figurano anche il whisky scozzese, i vini francesi, l'Emmental svizzero e la groviera. Dazi del 10% sugli aerei commerciali.
«I dazi scatteranno il 18 ottobre», ha confermato il responsabile Usa per il commercio Robert Lightizer, aggiungendo che l'amministrazione Trump auspica di trattare con l'Unione europea per risolvere i nodi sul tavolo. Inoltre, gli Usa hanno chiesto alla Wto un meeting il 14 ottobre per avere l'approvazione sulle contromisure contro la Ue.

Clicca qui per accedere al sito con le risoluzioni sul caso Airbus dell'Us trade representative, l'ufficio per il commercio del Governo a stelle e strisce

Parmigiano Reggiano, in Usa prezzo passerà da 40 a 45 dollari al kg

In base alle decisioni del Wto e del governo Usa il dazio sul Parmigiano Reggiano passerà dagli attuali 2,15 dollari al chilo a circa 6 dollari.  Ciò significa che il consumatore americano acquisterà il Parmigiano Reggiano a un prezzo maggiorato: se oggi il costo è pari a circa 40 dollari al chilo, dal 18 ottobre a scaffale sarà ben oltre 45 dollari al chilo.

«Difficile, al momento, prevedere quali saranno gli effetti immediati delle tariffe - commenta il presidente del Consorzio di tutela Nicola Bertinelli - ma il Parmigiano Reggiano è un prodotto di altissima qualità, faremo del nostro meglio affinché i consumatori americani siano consapevoli del valore della nostra Dop, così che siano disposti a spendere qualche dollaro in più per avere in tavola l'autentico Re dei Formaggi. Di certo siamo amareggiati - prosegue Bertinelli - perché si va a colpire ingiustamente uno dei settori più forti della nostra economia. L'Italia, che non c'entra nulla con il consorzio Airbus, si trova a pagare una bolletta veramente insensata. A questo punto servirà un piano di intervento straordinario dell'Unione europea per evitare che gli effetti dei dazi diventino traumatici per le filiere coinvolte».
Nel settore caseario, la stessa sorte del "Re" dei formaggi toccherà anche ad Asiago, Grana Padano e Gorgonzola. 

Si salvano invece Montasio, Mozzarella di Bufala Campana e prosciutti, ma anche olio, pasta e vini italiani. Tutti prodotti che fino alla vigilia della pubblicazione della lista ufficiale degli alimenti su cui saranno applicati i dazi erano a rischio.

Bellanova: non possiamo sommare dazi a embargo russo

«Non possiamo sommare al miliardo che stiamo pagando per l'embargo alla Russia anche il prezzo per le scelte degli Usa, è un settore che vede in quel mercato un
punto fondamentale per la priorità competitività». Così la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha parlato dei dazi Usa intervenendo all'inaugurazione della nuova sede di Confagricoltura a Milano.
«Ci troviamo di fronte a una scelta sciagurata dell'amministrazione americana - ha aggiunto - e l'Italia rischia di pagare un prezzo per scelte di cui non è responsabile. Non usciamo da questa vicenda con uno scontro furibondo, dobbiamo attivare la diplomazia per far comprendere agli Usa che quella scelta è sbagliata anche verso i cittadini americani».

Le reazioni, aiuti dall'Ue e trattative con gli Usa

Le organizzazioni di categoria, da Coldiretti a Confagricoltura, da Sia a Copagri chiedono all'Unione europea di stanziare fondi per risarcire le aziende colpite dai balzelli. L'europarlamentare e membro della Commissione Agricoltura Paolo De Castro ha chiesto a nome della Commissione Agricoltura un'audizione urgente al commissario al Commercio uscente Cecilia Malmstroem e al successore (già commissario all'Agricoltura) Phil Hogan, affinché si mettano a disposizione delle aziende colpite dai dazi i 400 milioni accantonati per le crisi di mercato.

Dazi Usa, ecco i prodotti italiani colpiti. «Ora l’Ue ci aiuti» - Ultima modifica: 2019-10-03T14:43:24+02:00 da Lorenzo Tosi

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