Con la Determinazione n. 9448/20017 l’assessorato regionale all’agricoltura dell’ Emilia-Romagna ha autorizzato la creazione di nuovi impianti viticoli equivalenti a una superficie di 524,5 ettari, sebbene la superficie complessiva richiesta dagli agricoltori attraverso le domande presentate sia di ben sedici volte quella disponibile, ovvero di 8.400 ettari. Per questo motivo le domande accettate sono state 1.959.
Va poi detto che il regime comunitario per la gestione del patrimonio vitivinicolo ha sostituito ai vecchi sistemi di diritti d’impianto e reimpianto liberamente negoziabili e trasferibili quello delle autorizzazioni. Queste, nel limite dell’1% della superficie regionale vitata, avranno validità triennale. I nuovi vigneti, che dovranno ovviamente essere impiantati sul territorio emiliano-romagnolo dovranno essere mantenuti per almeno cinque anni, ma, qualora si verificassero problemi di carattere fitosanitario che richiedano l’estirpazione o altri motivi di causa maggiore, si potrà procedere a estirpare prima che sia trascorso quel periodo di tempo. Va però detto che chi estirperà il vigneto prima dei cinque anni stabiliti non avrà l’autorizzazione al reimpianto.
Infine per tutti quei viticoltori a cui è stata assegnata una superficie minore alla metà di quella richiesta hanno la possibilità di rinunciare all’autorizzazione entro dieci giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, che è già avvenuta in data 21 giugno.
L’eventuale rinuncia va presentata presso il Caa nel quale è stata presentata precedentemente la domanda attraverso il sistema messo a disposizione da Agea sul Sian (Sistema informativo agricolo nazionale).