Esonero contributivo, arrivano 426 milioni

La ministra interviene anche contro le vendite sottocosto

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Firmato dalla ministra Teresa Bellanova il decreto con il quale viene stabilito l’esonero contributivo per il primo semestre 2020 per le filiere agroalimentari. Vengono così resi disponibili i 426 milioni previsti dal Decreto Rilancio per il settore. Polemiche per l'assenza della frutticoltura

Sei mesi di esonero contributivo.

La ministra Teresa Bellanova ha firmato subito ieri, 14 settembre, appena ricevuto dal ministero del Lavoro, il decreto con il quale viene stabilito l’esonero contributivo per il primo semestre del 2020 per le filiere agroalimentari. Lo ha annunciato in una nota ieri sera il ministero delle Politiche agricole.

Sospensione dei versamenti

Da domani 16 settembre, quindi, scatta la sospensione dei versamenti previdenziali.
Vengono così resi disponibili per le filiere agroalimentari i 426 milioni previsti dal Decreto Rilancio e finalizzati all’esonero straordinario dai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro dovuti per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020.

Le filiere interessate

Sono interessate dal provvedimento:

  • le filiere agrituristiche,
  • apistiche,
  • brassicole,
  • cerealicole,
  • florovivaistiche,
  • vitivinicole,
  • nonché l’allevamento,
  • la pesca e l’acquacoltura.

L'obiettivo del rilancio produttivo e occupazionale

L’obiettivo del provvedimento - come più volte ribadito dalla Ministra ed esplicitato nello stesso decreto - il rilancio produttivo e occupazionale delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
Dopo la firma della ministra Bellanova il Testo è stato immediatamente inoltrato al Mef per l’adozione definitiva del Provvedimento.

Polemiche per l'assenza della frutticoltura

Ma ancor prima della pubblicazione arrivano le prime polemiche sul provvedimento. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, interviene infatti sull’esonero dei versamenti previdenziali agricoli stigmatizzando la dimenticanza di una filiera importante come quella frutticola (clicca per approfondire).

 


«Stop all'abuso delle vendite sottocosto» 

L'intervento della ministra Bellanova contro le pratiche sleali della distribuzione
Sempre in tema di filiere la Bellanova ha lanciato un allarme per l’alimentare venduto sotto costo e ha ribadito la necessità, appunto, di un equilibrio nelle filiere e di un’alleanza con i consumatori.

«Alla grande distribuzione ho chiesto una cosa precisa: no alle continue campagne promozionali di vendita sotto costo - ha detto la ministra Teresa Bellanova».

«Promuovere i prodotti a prezzo scontato va bene una volta – prosegue la Ministra – ma farlo in continuazione significa incidere negativamente sugli equilibri di filiera, scaricare sulle parti più deboli quel mancato guadagno, produrre disinformazione per i consumatori».

«Se il cibo italiano significa qualità lungo tutte le fasi dal campo e dal mare alla tavola, dobbiamo sapere che quella qualità ha un costo maggiore rispetto a prodotti realizzati in altre parti del mondo magari con standard differenti, nell’uso dei prodotti chimici o nelle fasi di produzione e trasformazione. E questo significa rischio di alimentare la concorrenza sleale tra le imprese e di nuocere anche alla salute delle persone. Penso a un’alleanza con gdo e consumatori virtuosa, che non penalizza i produttori ma esalta il loro lavoro e i loro sforzi per continuare a garantire eccellenza».

Esonero contributivo, arrivano 426 milioni - Ultima modifica: 2020-09-15T17:22:48+02:00 da Lorenzo Tosi

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