Arrivano buone notizie per i produttori agricoli dai dati elaborati da Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea. Nel secondo trimestre 2023, rispetto all’analogo periodo 2022, continuano ad aumentare, seppur di poco, i prezzi riconosciuti alla produzione, mentre c'è una contestuale e forte diminuzione di quelli dei mezzi tecnici (concimi, energia, etc.). Due fattori che insieme di certo contribuiscono ad allentare la tensione sulla tenuta economica delle aziende agricole.
La situazione
I dati sugli indici dei prezzi agricoli pubblicati da Eurostat mostrano che la recente crescita dei prezzi delle materie prime agricole nell’Ue ha subito un brusco rallentamento nel secondo trimestre del 2023 (rispetto allo stesso trimestre del 2022). Inoltre, il prezzo medio dei beni e dei servizi attualmente consumati in agricoltura è diminuito tra il secondo trimestre del 2022 e il secondo trimestre del 2023. Si tratta del primo calo dal quarto trimestre del 2020.
Questi ultimi dati suggeriscono un ulteriore assestamento dei mercati agricoli globali dopo un periodo di grande perturbazione, caratterizzato sia da un forte aumento dei listini sia della produzione agricola sia dei mezzi tecnici.
I numeri
Tra il secondo trimestre del 2022 e il secondo trimestre del 2023, il prezzo medio nell’Ue dei prodotti agricoli nel loro complesso (produzione) è aumentato del 2%. Ciò ha rappresentato un tasso di aumento significativamente inferiore rispetto al trimestre precedente, quando il prezzo medio era aumentato del 17% (primo trimestre del 2023 rispetto al primo trimestre del 2022).
Gli aumenti di prezzo più marcati nel secondo trimestre del 2023 tra i principali gruppi di prodotti hanno riguardato gli agrumi (in media +89%), l'olio d'oliva (+48%) e le patate (+38%). Questi aumenti riflettono in gran parte i danni sui quantitativi provocati dalla siccità. Tra gli altri prodotti da segnalare anche il forte rincaro delle uova (+31%) e dei suini (+28%). Sono invece diminuiti i prezzi dei cereali (-31%), mentre sono rimasti più stabili quelli del pollame (+4%) e del latte (-2%).
Fertilizzanti, costi giù del 23%
Nello stesso periodo, il prezzo medio dei beni e dei servizi attualmente consumati in agricoltura è diminuito del 5%. Questo calo fa seguito al rallentamento della crescita dei prezzi nel trimestre precedente, sebbene i prezzi fossero aumentati dell’11% (primo trimestre 2023 rispetto al primo trimestre 2022).
Tra questi, i tassi di calo più marcati sono stati i fertilizzanti e gli ammendanti (-23%), l'energia e i lubrificanti (-13%), nonché gli alimenti per animali (-5%).
A livello dei singoli stati, la maggior parte dei paesi dell’Ue (17 su 27) ha continuato a registrare aumenti dei prezzi dei prodotti agricoli nel secondo trimestre del 2023 rispetto al secondo trimestre del 2022. I tassi di aumento più sostenuti sono stati registrati in Portogallo (+22%), Grecia (+21%) e Spagna (+16%), paesi che hanno sperimentato condizioni di siccità. Al contrario, Lituania (-26%) ed Estonia (-15%) hanno registrato i cali di prezzo più marcati.
Per quanto riguarda i prezzi di beni e servizi, i tassi di aumento più marcati rispetto al secondo trimestre del 2022 sono stati segnalati in Ungheria e Romania (entrambi +6%), mentre Lituania e Paesi Bassi hanno registrato i cali più sostenuti (entrambi -16%).