Meno frumento tenero nelle campagne francesi. Le stime di Agritel, uscite in un comunicato di fine luglio, indicano infatti una contrazione del 6,5% delle rese rispetto alla media storica degli ultimi cinque anni.
Ad ovest i dipartimenti più penalizzati
A raccolta in atto, Agritel individua nell'Aquitania e nei Midi-Pyrenées le aree in maggior difficoltà con cali previsti compresi fra il 15 e il 20% e punte anche superiori. Male anche Bretagna e Paesi della Loira (-15/20%) e tutta l'area centrale del Paese, compresa fra Ile de France, Limousin e Charente (-10/15%).
Per converso si salvano le regioni un po' più a est: Borgogna, Auvergne e Rhone-Alpes fanno invece registrare una stabilità dei rese e produzioni, con alcune punte positive comprese fra un +5% e un +10%.
Qualità da valorizzare
Se sul fronte quantitativo i francesi non possono sorridere, meglio pare essere l'aspetto qualitativo. Praticamente in tutto il Paese la qualità è buona o eccellente e, secondo Agritel, ci si aspetta una buona valorizzazione delle partite sul mercato interne e sulle Borse europee.
L'impatto sui prezzi dei future
La conferma del calo dei volumi di raccolto in Francia e in tutto il mondo hanno avuto immediate ripercussione sul livello dei prezzi, con il frumento che ha trascinato altri cereali nella sua scia. I prezzi dei contratti future su Euronext (come risulta dal rapporto Agritel di oggi 24 luglio) segnano nuovi massimi su tutte le scadenze. Le consegne chiuse sono state quindi trattate a 193,25 € / t (+1,75 €/t) per la scadenza di settembre e 195,50 €/t per la scadenza di dicembre 2018, quotazione massima raggiunta in giornata. L'aumento dei prezzi in Francia, dove il raccolto è in fase di completamento, è anche guidato dall'incertezza sui volumi di produzione in Germania e nell'Europa settentrionale, dove le condizioni secche hanno penalizzato le colture.
Mars taglia le rese previste
La situazione in Europa e nella zona del Mar Nero sta spingendo alcuni acquirenti anche istituzionali a riposizionare la propria offerta. L'Egitto, ad esempio, sta lanciando oggi un bando di gara per il grano tenero, con inizio di settembre.
Il programma dell'Unione europea MARS che si occupa del monitoraggio delle prospettive di produzione, riporta ora una resa media di grano di 5,82 t/ ha in Europa (-3,6% rispetto alla sua ultima stima). Anche la situazione dell'orzo si è deteriorata con una resa di 4,74 t/ha (-5%). Solo il mais vede un leggero miglioramento delle prospettive di resa, nonostante le temperature in questo mese di luglio.
Il calo delle rese aggiunge nuove perturbazioni anche nel mercato dei semi oleosi, già turbato dalla minaccia di dazi all'importazione.