Il nuovo ministro dell'Agricoltura e dell'Alimentazione francese è Didier Guillaume. «Per un'agricoltura sostenibile, degli agricoltori che vivano decentemente del loro mestiere, dei francesi che mangiano qualità a prezzi giusti: da oggi sono al lavoro per questo». Sono queste le prime parole del neoministro Guillaume che succede a Stéphane Travert che era stato eletto nell'estate 2017 e che verrà ricordato per la nuova legge sull'Alimentazione dell'autunno scorso. Forse. Poichè la legge di Travert è ancora sospesa al Consiglio Costituzionale.
Torniamo a Guillaume. Eletto in Normandia viene considerato il 'partigiano' degli aiuti ai lavoratori stagionali. Tanto che ha subito dichiarato di voler intervenire sulla norma To-De (Travailleur Occasionnel Demandeurs d’Emploi) che sta penalizzando diverse filiere agricole, in primo luogo quella vitivinicola.
«La soppressione delle agevolazioni per i lavoratori stagionali è la fine dell'agricoltura. Si tratta di una norma inaccettabile, una misura tecnocratica e mortifera, un errore monumentale che si può correggere».
Il dossier è già sui tavoli di rue de Varenne. I viticoltori sperano.