Il clima fa male anche alle macchine da giardinaggio. L'analisi del Comagarden, l’associazione dei costruttori di macchine per il giardinaggio e cura del verde aderente a FederUnacoma, fatta nel corso delle conferenza stampa tenutasi questa mattina a Milano, è precisa.
Dopo il boom, il lento declino
L’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia in queste settimane avrà effetti negativi anche sul mercato delle macchine e attrezzature per il gardening e la cura del verde. Partito con un clamoroso incremento delle vendite nei primi tre mesi dell’anno (+29%) - dovuto ad un andamento della stagione particolarmente mite che ha visto l’anticipazione delle fasi vegetative delle piante e quindi della domanda di macchinario per le manutenzioni - il mercato italiano ha poi registrato cali costanti nel periodo primaverile ed estivo, e si teme possa chiudere il 2019 addirittura con il segno negativo.
Secondo il Comagarden già nel secondo semestre le vendite avevano subito un calo del 12%, a causa di uno slittamento in avanti dei fenomeni invernali e quindi di un blocco delle attività di manutenzione.
Giù i rasaerba, su le motoseghe
Stabilizzatosi nel corso dell’estate, il mercato registrava a fine settembre un incremento complessivo non superiore al 5,9% rispetto allo stesso periodo 2018, e la previsione per fine anno vedeva un’ulteriore contrazione con un consuntivo ridotto a +1,9%, con un dato negativo per i rasaerba tradizionali (-1,5%), e un dato positivo per le motoseghe e i decespugliatori, entrambi previsti in crescita dell’1,8%.
Queste previsioni per fine anno si basavano sul monitoraggio del mercato in condizioni meteoclimatiche ordinarie - è stato spiegato nel corso delle conferenza - e sono dunque suscettibili di essere corrette a fronte della eccezionale ondata di maltempo c
he sta colpendo il Paese e che può comportare un diverso orientamento della domanda.
«Fenomeni come le alluvioni, la tracimazione dei fiumi, le oscillazioni termiche, insieme con il verificarsi di precipitazioni nevose anticipate rispetto alla stagione - ha detto il Presidente di Comagarden Renato Cifarelli - potrebbero causare uno stallo nelle vendite per alcune tipologie di mezzi adibite alle ordinarie manutenzioni, e invece stimolare la domanda di
macchine come le motoseghe per interventi urgenti sui territori colpiti dalle alluvioni e per la messa in sicurezza delle aree nelle quali si trovano piante pericolanti».
Acquisti giardinaggio, Nord dominante
I fenomeni meteorologici hanno dunque influenza diretta sul mercato dei mezzi meccanici ed anche sulla localizzazione geografica della domanda, anche se il nostro Paese mantiene una differente predisposizione agli acquisti nelle diverse aree: complessivamente il Nord rappresenta circa il 55% del mercato delle macchine per il gardening, mentre il restante 45% risulta distribuito in modo pressoché equivalente fra Centro (22%) e Meridione (23%).
Al di là delle variabili meteorologiche, e della loro influenza sull’andamento stagionale del mercato, il trend di lungo periodo appare favorevole, per l’importanza crescente che le manutenzioni verdi avranno soprattutto nei contesti urbani.
Il presidente Cifarelli ha ricordato come l’espansione delle aree urbane sia un fenomeno globale, che interessa tanto i Paesi più sviluppati quanto quelli emergenti e in via di sviluppo. Nel 1950, a fronte di una popolazione mondiale di circa tre miliardi di individui, il 70% della popolazione viveva nelle aree rurali, e solo il 30% era concentrato nelle aree urbane; nel 2050, con una popolazione di nove miliardi di persone, il rapporto sarà esattamente invertito, con il 70% della popolazione mondiale concentrata nelle città e nelle metropoli e solo il 30% distribuita nei territori rurali.
Domanda di salute
«Il paesaggio urbano comprenderà ampie zone verdi e agricole, necessarie per garantire standard minimi di salute e qualità della vita alle popolazioni metropolitane – ha detto Cifarelli – e questo avrà riflessi significativi sulla domanda di macchinario specifico per le manutenzioni, per le attività multifunzionali, per le nuove forme di arredo urbano come il verde verticale, i giardini pensili e le bio-architetture.