«Innovazione, sostenibilità ambientale
ed export sono il “vaccino” del sistema imprenditoriale italiano post covid19».
Lo afferma Maurizio Gardini, appena confermato presidente di Confcooperative, nel commentare i dati del focus Censis Confcooperative presentato in occasione della 40a assemblea dell’associazione.
Uniti come arilli di melagrana
Nel corso dell'assemblea Gardini, che è alla guida del gruppo cooperativo Conserve Italia (Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby), ha donato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte la pianta di melograno, il cui frutto è il simbolo dell'unità e della compattezza dei cooperatori.
L’assemblea, inizialmente in programma per maggio e slittata a causa della pandemia, ha registrato anche gli interventi delle ministre delle Infrastrutture Paola De Micheli e delle Politiche agricole Teresa Bellanova.
Il Presidente del Consiglio ha ringraziato gli «uomini e le donne della cooperazione per l'impegno profuso nelle settimane più dure della pandemia». Gardini ha rivolto a lui e a tutto il Governo l'invito a operare partendo da una «visione di paese».
Sostenere le filiere “autentiche”,
la raccomandazione di Gardini
Parlando del settore agroalimentare l’agenzia Agrapress riporta come Gardini abbia parlato del suo «insostituibile obiettivo di sfamare il mondo a fronte di una domanda che supera l'offerta».
«Per questa ragione - ha proseguito - non siamo per la decrescita felice, ma per l’affermazione di tutte le tipologie di agricoltura».
Gardini ha anche chiesto a Conte un «maggior protagonismo del Governo a livello europeo per la Pac affinchè le risorse siano indirizzate verso le filiere autentiche».
Nell’identikit per delineare queste filiere non possono mancare ingredienti come innovazione, sostenibilità ed export. È quello che emerge nel focus Censis Confcooperative.
«Dopo le macerie la ricostruzione – ha commentato Gardini-, ecco l'Italia che ce la fa». Dal rapporto emerge infatti come siano le start up innovative a guidare la riscossa del Mezzogiorno. E come saranno le imprese green ad assumere entro il 2024 1,6 milioni di persone, 6 ogni 10 nuovi posti di lavoro. «Le imprese che esportano sono poi quelle che hanno retto meglio l'onda d'urto della pandemia - sottolinea il presidente di Confcooperative».
I dettagli dello studio
START UP. A settembre le startup innovative hanno superato quota 12mila (+10,3% negli ultimi 12 mesi) con una crescita che non si è arrestata nemmeno nel mezzo dell'emergenza sanitaria. Una start up innovativa su quattro, tra quelle nate durante il lockdown, è stata costituita nelle regioni del Sud.
GREEN. Entro il 2024 il fabbisogno occupazionale complessivo del sistema produttivo italiano sarà pari a 2,6 milioni di occupati. Di questi, le imprese ne richiederanno 1,6 milioni con competenze green di cui 978mila con competenze elevate nella sostenibilità ambientale. tra le 700mila aziende che lo scorso anno hanno investito in competenze professionali green 1 su 3 sono al sud.
Lo stesso rapporto è confermato tra le 300 mila imprese che nello stesso periodo hanno investito in tecnologie che riducono l'impatto ambientale, anche qui oltre il 31% è nelle regioni meridionali.
IMPRESE EXPORT ORIENTED. Otto su 10 hanno una strategia di risposta alla crisi, tra chi non esporta il rapporto scende a 6 su 10; il rischio di un calo di fatturato di oltre il 50% tra le aziende che esportano è inferiore al 6% rispetto a quelle che non vendono oltre confine; il rischio di chiusura delle prime è più basso del 7% rispetto alle seconde».
Gardini: «Stop all’accanimento di sugar e plastic tax»
In tema fiscale il presidente Gardini ha richiamato l'attenzione del premier e del Governo su sugar e plastic tax, sottolineando quanto le imprese cooperative hanno fatto per far sì che oltre il 50% delle confezioni in plastica provengano da materiale rigenerato e, proprio per questo, ha suggerito di accompagnare le imprese su questo percorso, evitando di accanirsi sulla tassazione.
Gardini ha poi richiamato più volte l’attenzione sulla necessità di valorizzare il mezzogiorno e le aree interne.
Progetti per le aree interne
A proposito delle filiere agroalimentari, il premier Conte ha riconosciuto l'opportunità di politiche di sostegno all'innovazione nella filiera e di progetti contro lo spopolamento delle aree interne. Ha anche sostenuto che occorre riscrivere le regole delle politiche pubbliche nel nostro paese, a partire dalla scuola, da una pubblica amministrazione più efficiente, da territori sempre più resilienti al dissesto e ai cambiamenti climatici.
Stato di emergenza in Piemonte e Liguria
La ministra Paola De Micheli, fra l'altro, ha annunciato che nel prossimo Consiglio Dei Ministri sarà proclamato lo stato di emergenza per Piemonte e Liguria. la ministra ha lungamente parlato delle opere in cantiere, osservando che il blocco delle molte già programmate non dipende tanto da intoppi burocratici quanto dal niet della politica.
«La filiera della vita e del futuro»
La ministra Bellanova ha ribadito le linee generali su cui intervenire tramite il Recovery Fund (clicca per approfondire). Bellanova ha definito la filiera agroalimentare come la «filiera della vita e del futuro», un'osservazione che si è rafforzata nell'opinione pubblica a seguito della pandemia. Bellanova non ha mancato di ribadire il suo apprezzamento per l'impegno delle donne e degli uomini delle cooperative nel garantire l'approvvigionamento alimentare.
Altri quattro anni per Gardini
La riconferma di Maurizio Gardini per il quadriennio 2020-2024 ai vertici dell'organizzazione ha concluso la 40a assemblea della Confcooperative.