Superare le incongruenze tra i sottoprodotti di origine agroindustriale ammessi negli impianti agricoli di biogas che fanno parte del ciclo produttivo di una impresa agricola e quelli ammessi per l’uso agronomico del digestato come sottoprodotto. «È questo l’obiettivo raggiunto con l’emendamento, a mia prima firma, approvato in commissione alla Camera, grazie alla convergenza anche delle altre forze politiche, nel corso dell’esame del Dl Energia», rende noto il deputato Gianpaolo Cassese, esponente M5S in commissione Agricoltura.
«Si tratta di un ulteriore tassello per la valorizzazione di tutti i sottoprodotti in chiave circolare - aggiunge -. Potremo così conseguire gli obiettivi di sviluppo del biogas e del biometano in funzione delle peculiarità dei territori, sviluppando il massimo potenziale energetico possibile».
«La risposta dell'Italia alla crisi energetica di rafforza»
«La risposta dell’Italia agricola alla crisi energetica si rafforza - prosegue Cassese - e si dà al Paese la possibilità di poter disporre di maggiori quantitativi di fertilizzante organico. Una risposta efficace, pertanto, anche all’aumento dei prezzi e alla difficoltà di approvvigionamento dei fertilizzanti chimici dovuto alle tensioni conseguenti all'invasione russa dell'Ucraina».
«L’impegno parlamentare per una economia circolare e una transizione ecologica che veda protagonista l’agricoltura italiana continua, massimizzando la produzione energetica, tutelando l’ambiente e abbattendo i costi del comparto primario», conclude Cassese.
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