Non si può scherzare con la Peste suina africana (Psa). Il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, ha innalzato il livello di
attenzione sull'emergenza legata alla Peste suina africana (Psa) e ha deciso l'istituzione di un tavolo tecnico insieme con i ministeri dell'Ambiente e della Salute per la gestione dell'emergenza.
Lo ha annunciato Centinaio rispondendo a un'interrogazione del deputato Guglielmo Golinelli (Lega) al question time alla Camera, aggiungendo che il tavolo tecnico valuterà, in accordo con le Regioni, possibili proposte di modifica alla Legge 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio).
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Il ministro ha detto di ritenere «prioritario attuare adeguate ed efficaci campagne informative, per sensibilizzare tutti gli operatori e i cittadini sulla pericolosità di alcuni comportamenti che possono facilitare l'introduzione e la diffusione della Psa, oltre all'applicazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti suini domestici e al rafforzamento delle attività di sorveglianza».
Rischio rilevante
La Peste Suina Africana, ha ricordato il ministro, rappresenta "uno dei maggiori rischi sanitari che minacciano il comparto suinicolo con conseguenze devastanti quanto a mortalità e morbilità" e per questo è stato alzato il livello di attenzione.
Le movimentazioni di suini allevati, di mezzi di trasporto di animali o di insaccati da parte di viaggiatori provenienti dai Paesi infetti, ha osservato Centinaio, "rappresentano il fattore di rischio più rilevante e probabile per l'introduzione del virus in Paesi indenni". Il ministero della Salute "ha disposto il rafforzamento della sorveglianza passiva, raccomandando di sottoporre a controllo per Peste suina africana ogni carcassa di cinghiale rinvenuta in natura e di aumentare le misure di biosicurezza negli allevamenti. Inoltre, sono stati disposti controlli non discriminatori sulle partite di animali e carni suine provenienti dai Paesi comunitari interessati dalla malattia.
Abbattimenti programmati
Centinaio si è poi detto d'accordo sull'opportunità di «poter ricorrere a eventuali 'abbattimenti programmati».
Il ministro ha fatto «presente che la gestione della fauna selvatica deve essere comunque condotta attraverso Piani di ampio respiro, da realizzare di concerto con i diversi livelli istituzionali e con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati».