Italia deferita alla Corte di giustizia dalla Commissione europea per il mancato recupero di 1,75 miliardi di prelievi dagli allevatori per l'eccesso di produzione rispetto alle quote latte nel periodo 1995-2009. Le pendenze a cui fa riferimento l'Ue, ricorda la Coldiretti, riguardano appena 2 mila produttori, di cui 600 che devono pagare somme superiori a 300 mila euro, la gran parte del debito; un comportamento che, precisa la Coldiretti, fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 36 mila allevatori italiani e mette a rischio le casse dello Stato. La questione quote latte, ricorda Coldiretti, è iniziata nel 1983 con l'assegnazione ad ogni Stato Ue di una quota nazionale, che per l'Italia fu molto inferiore al consumo interno di latte. Una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie, sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze a danno della stragrande maggioranza degli agricoltori che si sono messi in regola, acquistando o affittando quote per 2,42 miliardi di euro complessivi.
Intanto torna a divampare la polemica tra il ministro Martina e la Lega, questa volta verso il leader Salvini: "Tutti quelli che hanno spiegato agli allevatori che non si dovevano pagare le multe e che qualcuno sarebbe arrivato al posto loro, hanno fatto un grosso danno al Paese. Salvini si dovrebbe mettere una felpa con scritto 'scusa'" ha detto il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina . “È inaccettabile che per 1000 allevatori disonesti ci vadano di mezzo 34 mila allevatori onesti e l'intero Paese". "