«L’Italia è contraria all’adozione di meccanismi fondati sui cosiddetti semafori alimentari, come il sistema Nutriscore, poiché ispirati da una logica semplicistica e priva di chiari fondamenti scientifici». Lo ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, durante il suo intervento alla Farnesina all’evento di presentazione del Nutrinform Battery, ossia lo schema di etichettatura che l’Italia sostiene, nell’ambito del negoziato Ue, in alternativa alla modalità semaforo (Nutriscore).
Con Nutriscore, latte peggiore delle bibite gassate
I sistemi a semaforo ha proseguito Di Maio: «mirano a influenzare le scelte dei consumatori mediante l’espressione di giudizi sintetici e di facile lettura sulla qualità nutrizionale di singoli alimenti, sottoponendoli di fatto a una classificazione arbitraria». Ad esempio, ha proseguito il ministro, «ad alimenti naturali come il latte potrebbero essere associati, a causa degli algoritmi dei sistemi di tipo semaforico, punteggi peggiori delle bibite gassate in lattina senza zucchero».
«Abbiamo - ha incalzato Di Maio – ritenuto quindi essenziale elaborare una proposta nazionale di sistema di etichettature nutrizionali, alternativa ai meccanismi di tipo semaforico e, allo stesso tempo, coerente con l’attuale legislazione europea in materia».
«L’obiettivo - ha specificato il ministro - è quello di salvaguardare gli interessi di ogni singola produzione delle filiere agroalimentari europee e di tutelare l’esportazione delle eccellenze alimentari che beneficiano di denominazioni di qualità (come i marchi Igp e Dop), le quali potrebbero trovarsi ingiustamente penalizzate dall’adozione di sistemi di etichettatura fondati su algoritmi svantaggiosi».
Nutrinform Battery italiano non discriminatorio e basato su dati oggettivi
Con il Nutrinform Battery, «vogliamo facilitare la comprensione del consumatore dell’effettivo apporto energetico e nutritivo degli alimenti, senza indurlo in errore, sulla base di elementi scientificamente fondati e di criteri effettivi e non discriminatori», ha sottolineato il ministro, ricordando che la proposta di Nutrinform Battery «intende fornire un contributo fattivo al dibattito proponendo una valida alternativa ai sistemi semaforici».
Patunelli: «L’informazione è una cosa, il condizionamento un'altra»
«Il nostro Paese non può accettare la tendenza verso un modello di omologazione dei prodotti agroalimentari», ha affermato il ministro del Mipaaf Stefano Patuanelli. «Parlare oggi di sistema di etichettatura fronte pacco, di Nutriform e Nutriscore - ha proseguito - significa parlare del futuro del sistema agroalimentare europeo».
«La nostra è un’agricoltura distintiva e di eccellenza, i nostri prodotti rappresentano storia, tradizione e cultura dei nostri comuni. Mettere in discussione tutto questo con un sistema di etichettatura che non dà informazioni ma che vuole solo condizionare il mercato significa non soltanto voler proteggere i nostri sistemi produttivi ma anche il diritto di ogni cittadino di avere le giuste informazioni rispetto quello che sta mangiando», ha incalzato Patuanelli.
«Il Nutrinform - ha concluso il ministro del Mipaaf - è basato su dati scientifici e sulle analisi reali di cosa serve a livello nutrizionale a ciascun essere umano e proprio per questo la nostra proposta va sostenuta con forza, e il Sistema Paese si è mosso in modo compatto e unito. L’informazione è una cosa, il condizionamento è un'altra».
Speranza: «Nutrinform strumento più adatto»
«Il Ministero della salute ha avuto negli ultimi anni un’attenzione costante al sistema alimentare. E’ fondamentale attuare politiche nutrizionali basate sui principi di una dieta equilibrata. L'Italia gode in questo di una posizione di vantaggio, la dieta mediterranea ha un migliore profilo nutrizionale e impatto positivo sulla salute. Il Nuntriform battery è lo strumento più adatto e comprensibile per il consumatore per raggiungere i target nutrizionali». Così, il ministro della salute Roberto Speranza.
Fratin: «sistema italiano non influenza i consumatori»
«Il regolamento attuale deve essere modificato per armonizzare le singole politiche nazionali. Dobbiamo evitare che le norme europee svantaggino il nostro paese rispetto ad altri stati membri». Ha affermato il viceministro del Mise Pichetto Fratin. Con il sistema di etichettatura italiano, ha spiegato Fratin, il consumatore potrà utilizzare una nuova app sviluppata con Federalimentare che consentirà di visualizzare un’etichetta completa e basata sulle indicazioni dell'Oms. «Stiamo inoltre valutando di far apparire anche informazioni aggiuntive su prodotti Dop e Igp. Il Nutrinform informa. Non c'è la filosofia del colpo d'occhio come per il Nutriscore, che induce all'errore».
Vacondio: «necessaria riflessione ampia e condivisa all’interno dell’Unione europea»
Il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio ha sottolineato l’importanza di un impegno comune nel portare avanti quella che ha definito «una battaglia di civiltà. Le questioni nutrizionali sono fondamentali per l’Europa di oggi e di domani perché riguardano un aspetto importante della nostra vita quale è l'alimentazione. Pertanto le soluzioni non possono essere di parte ma devono essere frutto di una riflessione ampia e condivisa all’interno dell’Unione europea».
