L’Osservatorio zucchero per affrontare il mercato

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Al via la nuova iniziativa della Commissione europea. L’abolizione delle quote zucchero dal 1° ottobre prossimo porterà una maggiore volatilità dei prezzi

L’11 luglio scorso, la Commissione europea ha lanciato un nuovo Osservatorio europeo sul mercato dello zucchero, con una prima riunione di esperti di zucchero dell’Ue e funzionari della Direzione Generale Agricoltura. Lo zucchero è l’ultimo prodotto a beneficiare di un osservatorio europeo, dopo quello del latte e della carne; a breve sarà lanciato un quarto osservatorio sulle colture a seminativo.

 

Gestire la volatilità e leggere i segnali

Il commissario Phil Hogan ha affermato che la creazione del nuovo osservatorio sullo zucchero ha lo scopo di aiutare il settore agricolo dell’Ue a gestire meglio la volatilità del mercato, analizzare e leggere i segnali di mercato per aiutare i produttori.

L’Osservatorio mira a fornire al settore dello zucchero dell’Ue una maggiore trasparenza, condividendo tempestivamente i dati di mercato e l’analisi a breve termine.

 

Una fase cruciale per lo zucchero europeo

Dal 1° ottobre 2017 il regime delle quote zucchero sarà soppresso e il settore bieticolo-saccarifero entrerà nella nuova fase di liberalizzazione produttiva.

La soppressione delle quote è una scelta coerente con l’obiettivo della Pac di smantellamento delle vecchie misure di mercato, che ha portato all’abolizione di tutte le forme di restrizione della produzione. Infatti, oltre le quote zucchero, la nuova Ocm unica (Reg. 1308/2013) ha previsto la soppressione delle quote latte (dal 1° aprile 2015) e dei diritti di impianto dei vigneti (dal 1° gennaio 2016).

Con la totale liberalizzazione del mercato dello zucchero, si porrà fine ad una politica trentennale di contenimento dell’offerta.

L’abolizione delle quote zucchero ha riscontrato la ferma opposizione del mondo bieticolo-saccarifero, ma ormai la politica ha fatto la sua scelta e il settore deve prepararsi alla sfida della liberalizzazione, pur con molte incognite.

 

Un gruppo di esperti e un sito web

L’obiettivo dell’Osservatorio sul mercato dello zucchero è quello di fornire maggiore trasparenza al settore dello zucchero dell’Ue attraverso la diffusione tempestiva di dati di mercato e di analisi a breve termine.

L’Osservatorio ha un gruppo di esperti e un sito web.

Il gruppo di esperti, composto da 14 organizzazioni che lavorano nella catena di approvvigionamento di zucchero e dolcificanti e funzionari dell’UE, si incontrerà almeno due volte all’anno per fornire informazioni di prima mano sulla situazione sul mercato dell’Ue.

Il sito web, che viene aggiornato regolarmente, fornisce statistiche, report e analisi di mercato a breve, medio e lungo termine.

 

La situazione di mercato

L’incontro di lancio dell’Osservatorio sul mercato dello zucchero si è concentrato sulla struttura e sul funzionamento dell’osservatorio e del suo consiglio economico.

La prima riunione degli esperti ha inoltre esaminato il livello delle informazioni disponibili sul mercato dello zucchero dell’Ue e ha effettuato una prima valutazione dell’attuale situazione del mercato, condividendo e confrontando le proprie esperienze e l’analisi del settore dello zucchero.

Con la campagna di commercializzazione 2016/2017 che si chiude dopo l’estate, i numeri sono pressoché consolidati. La produzione di zucchero bianco Ue è stimata a 16,8 milioni di t, in aumento del 13% rispetto al 2015/2016.

Le scorte finali per il 2016/2017 sono stimate a 1,3 milioni di tonnellate (incluso il riporto). Questo livello di scorte è del 33% inferiore a quello del 2015/2016, già considerato basso.

I prezzi dello zucchero bianco dell’Ue hanno continuato la loro tendenza al rialzo fino a gennaio 2017, ma sembrano stabilizzati da allora, raggiungendo 495 euro/t nel marzo 2017.

Questa tendenza verso l’alto è stata sostenuta da una disponibilità relativamente bassa sul mercato dell’UE e dal disavanzo mondiale dello zucchero negli ultimi due anni di commercializzazione anni (Bilancio mondiale dello zucchero).

Il disavanzo mondiale per il 2016/2017 è ora stimato a -5,9 milioni di t (grafico 1), rendendo questo il secondo anno consecutivo con un deficit totale di produzione.

 

Il futuro del settore bieticolo saccarifero

La fine delle quote di produzione rappresenta una grande incognita per il settore bieticolo saccarifero italiano ed europeo che si troverà per la prima volta nella sua storia a competere in un mercato europeo senza barriere. La produzione saccarifera dell’Ue si è concentrata in 19 Stati membri (dai 24 di prima della riforma del 2006) caratterizzati da condizioni agronomiche favorevoli, sette dei quali, con le rese più elevate, totalizzano quasi il 70% della produzione complessiva.

La liberalizzazione del settore non fa paura solo all’Italia, ma preoccupa molti paesi.

Bisogna anche tener presente che l’abolizione delle quote zucchero determinerà anche effetti positivi per l’Ue. Non ci sarà più la limitazione quantitativa all’export, oggi fissata in sede Wto a 1,37 milioni di tonnellate. Resta l’incognita di come si comporteranno i Paesi meno forti in termini competitivi, come l’Italia a seguito della profonda ristrutturazione dal 2006 ad oggi. La quota di produzione dell’Italia nell’Ue è passata dal 8,6% al 3,8%; attualmente l’Italia produce circa il 30% del suo fabbisogno di zucchero. A sostegno della produzione della barbabietola, l’Italia ha stanziato un importante pagamento accoppiato, con una dotazione annua di 16,8 milioni per il 2017 e un aiuto previsionale di circa 400 euro/ha. Il timore della concorrenza europea è ragionevole, ma le imprese italiane cercano di reagire per assicurare redditività ad una coltura importante in alcuni areali padani.

 

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Il sito web dell’Osservatorio sul mercato dello zucchero
https://ec.europa.eu/agriculture/market-observatory/sugar_en

 

PROSPETTIVE A BREVE TERMINE PER I MERCATI AGRICOLI DELL’UE NEL 2017 E NEL 2018

A causa delle ondate di calore e della siccità in varie regioni, la produzione di cereali dell’Ue dovrebbe essere leggermente inferiore alla media nel 2017/2018, con la conseguenza di un rallentamento dell’export Ue e una diminuzione degli stock Ue. Tuttavia, si prevede che le forniture globali siano ampie e che i prezzi mondiali non aumentino notevolmente.

La produzione totale dei semi oleosi e delle colture proteiche nell’Ue dovrà recuperare dopo due raccolti inferiori.

La produzione di zucchero bianco Ue 2017/2018 è prevista del 20% in più rispetto al 2016/2017, determinata principalmente da un aumento della superficie coltivata. Questo livello di produzione è solo del 3% superiore al raccolto 2014/2015.

Nonostante la minore produzione di olio d’oliva nell’Ue e globalmente nel 2016/2017, la domanda rimane forte nei paesi non produttori, portando ad un prezzo elevato.

La produzione di latte dovrebbe essere superiore all’anno scorso nel secondo semestre del 2017. La dimensione dell’incremento dipenderà in gran parte dalle condizioni del tempo e dei pascoli. Una carenza di burro, un forte mercato dei formaggi e le esportazioni elevate di latte scremato in polvere sono le tre principali caratteristiche attuali del mercato lattiero-caseario. Le esportazioni di carni bovine aiutano ad equilibrare l’offerta e la domanda sul mercato interno. La produzione di carni sui-ne dell’Ue ha spinto i prezzi e ha abbassato le esportazioni. La produzione e il commercio di pollame hanno resistito a diversi episodi di influenza aviaria. La produzione di ovini e caprini Ue continua ad aumentare, mentre le esportazioni di carne si attestano al di sopra delle aspettative.

Queste analisi derivano da una relazione della Commissione europea che è stata redatta per l’Ue-28 sotto assunzioni politiche costanti, con il divieto di importazione russo che si presume essere in vigore fino alla fine del 2018.

Fonte: Commissione europea

 

 

Leggi l’articolo su Terra e Vita 25/2017 L’Edicola di Terra e Vita

L’Osservatorio zucchero per affrontare il mercato - Ultima modifica: 2017-08-31T10:31:59+02:00 da Barbara Gamberini

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