Via libera al pegno rotativo su prodotti agricoli e alimentari a denominazione d'origine protetta o a indicazione geografica protetta Dop e Igp. Inclusi anche i prodotti vitivinicoli e le bevande spiritose, recentemente introdotto dal decreto "Cura Italia". La misura è inserita nel decreto del 23 luglio 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Rispetto alle forme di anticipo di contanti già oggi offerte dalle banche in cambio di merce stoccata, muta la forma tecnica dell'affidamento. Si passa da un finanziamento chirografario (senza alcuna garanzia reale) a uno basato su pegno, dove l’individuazione della merce è prevista da registri appositamente istituiti. Inoltre, la merce potrà restare nei magazzini del produttore.
Le specialità alimentari possono essere date in pegno, a decorrere dal giorno in cui sono collocate nei locali di produzione e/o stagionatura e/o immagazzinamento in cambio di prestiti che vengono incassati mantenendo la proprietà del prodotto, che può essere sostituito senza ulteriori stipulazioni.
Una forma di finanziamento innovativa particolarmente adatta per alimenti che chiedono tempo per completare il ciclo produttivo come ad esempio l'invecchiamento dei vini, la stagionatura dei formaggi o l'affinamento dei salumi.
Un sostegno alle produzioni d'eccellenza
Si tratta di specialità Made in Italy di alta gamma particolarmente colpite dal crollo del canale della ristorazione che non viene compensato in Italia dal leggero aumento della spesa domestica.
Nel 2020 la Coldiretti stima in Italia una riduzione di ben 24 miliardi della spesa a tavola, ma anche una diffusa difficoltà nelle esportazioni agroalimentari che hanno determinato spesso un aumento delle scorte di magazzino che ora possono essere date in garanzia per consentire di superare la crisi.
Pegno rotativo, ok da Coldiretti
Favorevole il commento della Coldiretti, secondo cui i prodotti agricoli e alimentari a denominazione di origine sono "un tesoro diffuso lungo tutta la Penisola particolarmente apprezzato a livello internazionale che fa gola anche alle banche interessate a investire nella qualità e nel valore del Made in Italy". Il pegno rotativo, precisa l'associazione, "è infatti esteso dalla legge a tutti i prodotti agricoli e alimentari a denominazione di origine per supportare le attività aziendali necessari alla ripresa in una situazione in cui l'emergenza Covid ha tagliato il 10% dei consumi alimentari degli italiani nel 2020".
Nel numero 28 di Terra è Vita sarà pubblicato un articolo di approfondimento sul pegno rotativo che illustrerà nel dettaglio i vantaggi per agricoltori e trasformatori