Con l'approvazione definitiva del Senato alla Legge di Delegazione europea diventa realtà il contrasto alle pratiche sleali nei rapporti tra imprese nelle filiere agricole e alimentari. La votazione di Palazzo Madama ha licenziato il disegno di legge che riguarda il recepimento di 38 direttive nonché l'adeguamento della normativa nazionale a 17 regolamenti comunitari. Ora manca solo il Decreto legislativo del Governo per rendere operativo il pacchetto di misure. Dovrebbe arrivare entro il 30 aprile.
L'Icqrf, sarà l'Autorità nazionale deputata a vigilare sull'applicazione delle disposizioni che disciplinano le relazioni commerciali, sui divieti stabiliti dalla direttiva e sulle relative sanzioni. Saranno introdotti anche meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie tra le parti, valorizzando il ruolo delle organizzazioni di rappresentanza attraverso la definizione di accordi quadro nazionali.
Soddisfatto l'europarlamentare S&D e relatore della direttiva Paolo De Castro che ricorda come con queste regole «si potrà procedere al contrasto delle 16 azioni illecite fissate in Europa, molte delle quali si riscontrano ancora in tutte le transazioni all'interno della catena agroalimentare».
«È un risultato storico, atteso da tempo dal comparto primario che può così essere
maggiormente tutelato», commenta la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5s in commissione Agricoltura, nel ricordare che ogni anno le pratiche commerciali sleali procurino oltre 350 milioni di euro di danni a cascata nella filiera agricola e alimentare.
Con le nuove regole dovrebbero sparire gare e aste elettroniche a doppio ribasso nonché la vendita a prezzi palesemente al di sotto dei costi di produzione. Introdotti anche limiti oltre i quali non sarà più possibile rimandare il pagamento, garantita la tutela dell'anonimato di chi denuncia valorizzando il ruolo delle organizzazioni di rappresentanza, introdotte
sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive conferendo forza al ruolo dell'Icqrf, che potrà
avvalersi del supporto del Comando per la tutale agroalimentare dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Coldiretti, stop pratiche sleali ferma speculazioni cibo
«È importante lo stop alle aste capestro al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con
prezzi al di sotto dei costi di produzione in un momento proprio in cui è fondamentale difendere la sovranità alimentare del Paese con l'emergenza Covid». È quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente l'approvazione definitiva del Senato della Legge di Delegazione europea contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nelle filiere agricole e alimentari.
L'organizzazione agricola sottolinea che l'intervento normativo è stato «fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l'aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato».
Viene inoltre sottolineato che le vendite sottocosto dovranno ora rispettare una serie di
parametri a partire dal semplice superamento dei costi medi di produzione elaborati da Ismea.