Gianluca Gallo è il nuovo assessore all'Agricoltura della Regione Calabria. Cinquantuno anni, sposato e padre di due figli, avvocato ed ex sindaco di Cassano Jonico, alle elezioni regionali del 26 gennaio scorso Gallo è stato eletto nelle liste di Forza Italia con 12.053 preferenze. Il più votato di tutta la coalizione di centrodestra e in generale secondo solo a Nicola Irto (Pd) che ha raccolto 12.568 voti. Nella scorsa legislatura Gallo è stato capogruppo della coalizione di centrodestra. A lui la presidente Jole Santelli ha affidato anche le delega al welfare.
«Un grande onore poter servire i calabresi»
«Considero un grande onore poter servire i calabresi - ha scritto a caldo Gallo sul suo profilo facebook - ma anche una responsabilità grande, ancor più in giorni difficili come quelli che stiamo vivendo. Non è tempo di gioire e festeggiare, perchè tanto di serio ed urgente c'è e ci sarà da fare. Mi sono state affidate le deleghe all'agricoltura e al welfare, ed è quasi un segno. Alla terra e alle persone dobbiamo dedicare la massima attenzione in queste ore. Dalla terra e dalle persone dovremo ripartire quando il peggio sarà passato. Ancora una volta, lo faremo tutti insieme, senza lasciare nessuno indietro».
Gli auguri di Coldiretti e l'invito a prendere decisioni rapide
«I migliori auguri di buon lavoro all’intero Esecutivo Regionale guidato da Jole Santelli e in particolare al neo assessore all’agricoltura Gianluca Gallo con il quale siamo certi riusciremo a costruire un rapporto di collaborazione e intesa nell’interesse dell’agricoltura e quindi della Calabria». Con queste le parole il presidente regionale di Coldiretti Franco Aceto ha salutato la nomina di Gallo all'Agricoltura.
«La situazione creatasi a causa dell'emergenza covid-19 – sottolinea Aceto - colpisce duramente le aziende agricole, i primi interventi dovrebbero andare nella direzione di consentire la continuazione dell’attività produttiva a tutte le aziende, vista la strategicità della fornitura alimentare perché il rischio è che la filiera venga spolpata dal coronavirus. Da quando è iniziata l’emergenza – spiega Aceto – l’attività è crollata di circa il 41% nelle aziende agricole e non è opportuno limitare, ad esempio, solo alle aziende con meno di 2 milioni di fatturato la sospensione dei versamenti e adempimenti fiscali e contributivi in scadenza tra l’8 e il 31 di marzo, che vanno pagati entro il 31 maggio. Mai come in questo momento – conclude Aceto – la rapidità delle decisioni è fondamentale».