Il cibo italiano mobilita le masse quasi quanto le battaglie per i diritti dei lavoratori. Almeno così sembra stando alle cifre fornite con un comunicato dalla confederazione dei coltivatori diretti sulle presenze alla tre giorni del Villaggio Coldiretti al Circo Massimo di Roma. Sarebbero stati poco meno di due milioni i visitatori della kermesse dedicata all'agricoltura e ai prodotti italiani. E allora è impossibile non fare un confronto con quella che è passata alla storia come la più grande manifestazione di piazza in Italia. Nel marzo del 2002 sfiorarono i tre milioni le persone radunatesi nell'area ai piedi del Palatino guidate dall'allora leader della Cgil Sergio Cofferati per protestare contro le modifiche allo Statuto dei lavoratori ipotizzate dal governo Berlusconi.
Cinquecento stand con le specialità da tutta Italia
Cinquecento gli stand allestiti lungo l'ovale dove ai tempi dei romani correvano le bighe. Tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, agriasili, animali della fattoria, orti, fattorie didattiche, agrichef, laboratori, nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di decine di migliaia di agricoltori, con i menu anti inflazione per un pasto completo a base di prodotti 100% italiani al prezzo di 8 euro.
Il Villaggio si è aperto con la giornata nazionale dell’extravergine con la spremitura in diretta delle prime olive raccolte nel parco del Colosseo per assaggiare il nuovo olio che è il prodotto che ha fatto registrare i maggiori rincari nel carrello. Ma protagonista della kermesse romana è stata anche la crisi mondiale del grano tra guerra e cambiamenti climatici che ha sconvolto il pane, con un impatto su prezzi, consumi e disponibilità di quello è che il prodotto simbolo della giornata dell’alimentazione che si celebra il 16 ottobre. Per l’occasione è stato aperto il salone dei giganti del Made in Italy, le specialità XXL da tutta Italia e realizzato il record della più grande collana di peperoncino mai realizzata, 530 metri di Diavolicchio di diamante calabrese.
La fondazione Campagna Amica ha donato oltre otto tonnellate di prodotti tipici di alta qualità, dalla pasta alla frutta e verdura, dall’olio extravergine alla carne e al pesce, dai salumi ai formaggi raccolti nel villaggio grazie all’iniziativa di solidarietà la “spesa sospesa”. I pacchi verranno distribuiti alle famiglie in difficoltà.
Ribadito il "no" al cibo sintetico
«Il Villaggio di Roma è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana e di quella laziale in particolare, un modello basato sulla distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione – ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – i cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere e sostenere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi come la diffusione del cibo sintetico».
Mezzo governo e le altre personalità in visita
Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo e assieme a David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio, non sono mancate le personalità del mondo politico come la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini (ministro delle Infrastrutture e trasporti) e Antonio Tajani (ministro degli Esteri), i ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, della Salute Orazio Schillaci, delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, dello Sport Andrea Abodi.
Presenti anche i presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato Mirco Carloni e Luca De Carlo, il sottosegretario del Masaf Luigi D'Eramo, il presidente di Italia Viva Matteo Renzi, il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il parlamentare europeo Paolo De Castro, il capogruppo alla Camera di Forza Italia Paolo Barelli, gli onorevoli Francesco Battistoni, Maria Chiara Gadda, Camilla Laureti e Aldo Mattia.
Non potevano mancare, considerata anche la vicinanza della sede, il direttore generale della Fao Qu Dongyu e il vicedirettore Maurizio Martina. E poi l’ad di Consorzi agrari d’Italia Gianluca Lelli, Francesco Vincenzi, presidente di Anbi, Luigi Scordamaglia, Filiera Italia, Federico Vecchioni, Bonifiche Ferraresi. Si è visto anche il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi.