Sarà Janusz Wojciechowski, polacco, conservatore, 55 anni di Rawa Mazowiecka, fra Lodz e Varsavia, il nuovo Commissario all'Agricoltura dell'Unione europea.
Una nomina abbastanza sorprendente da parte del presidente della Commissione europea, la tedesca Ursula von der Leyen, che spazza via alcuni pronostici (si parlava di un Commissario al femminile) e assegna un ruolo di peso e un bilancio, quello agricolo, di assoluto rilievo a uno dei paesi più importanti in Europa nel settore primario. La Polonia appunto.
Polonia, paese agricolo di peso
Di fatto un'altra anomalia, poiché in tutte le ultime Commissioni l'agricoltura era destinata a Paesi meno rilevanti a livello continentale. Wojciechowski che, salvo improbabili bocciature dell'ultima ora da parte del Parlamento europeo, guiderà l'agricoltura Ue per i prossimi 5 anni, ha un lungo passato da europarlamentare (dal 2004 al 206) e un presente da membro della Corte dei Conti europea.
Ora dovrà affrontare lo scoglio della prossima Politica agricola comunitaria, fra tagli di bilancio e rinazionalizzazioni. Partendo, con molta probabilità, dallo smontaggio delle ultime proposte di Phil Hogan, con il quale Wojciechowski è andato spesso in conflitto.
Hogan al Commercio,
Gentiloni agli Affari economici
E a proposito del precedente Commissario, nessuna bocciatura: per l'irlandese Hogan la guida del Commercio, una posizione comunque di rilievo. Anche all'Italia un 'dicastero' europeo di peso: a Paolo Gentiloni la presidente von der Leyen ha destinato, come previsto, gli Affari economici.
La nuova Commissione Ue
La nuova squadra di Ursula von der Leyen è definita (salvo "bocciature" da parte dell'EuroParlamento):
- Josep Borrell (Spagna) Alto rappresentante per gli affari esteri;
- Frans Timmermans (Olanda) Vicepresidente esecutivo con delega al clima;
- Margrethe Vestager (Danimarca) Vicepresidente e commissario alla concorrenza e al digitale;
- Valdis Dombrovskis (Lettonia) Vicepresidente esecutivo per l'economia;
- Vera Jourova (Repubblica Ceca) Vicepresidente per valori e trasparenza;
- Margaritis Schinas (Grecia) Vicepresidente alla sicurezza con delega all'immigrazione;
- Dubravka Šuica (Croazia) Vicepresidente con delega alla democrazie e demografia (guiderà le attività della Commissione nell'ambito della conferenza sul futuro dell'Europa);
- Maros Sefcovic (Slovacchia) Vicepresidente e commissario alle relazioni inter-istituzionali;
- Paolo Gentiloni (Italia) all'Economia;
- Janusz Wojciechowski (Polonia) all'Agricoltura;
- Johannes Hahn (Austria) al Bilancio e amministrazione;
- Didier Reynders (Belgio) alla Giustizia;
- Mariya Gabriel (Bulgaria) all''innovazione;
- Stella Kyriakides (Cipro) alla Salute;
- Kadri Simson (Estonia) all'Energia;
- Jutta Urpilainen (Finlandia) ai Partenariati internazionali;
- Sylvie Goulard (Francia) al Mercato interno;
- László Trócsányi (Ungheria) al Vicinato e allargamento;
- Phil Hogan (Irlanda), al Commercio;
- Virginijus Sinkevicius (Lituania) all'Ambiente;
- Nicolas Schmit (Lussemburgo) al Lavoro;
- Helena Dalli (Malta) all'Uguaglianza;
- Elisa Ferreira (Portogallo) Coesione e riforme;
- Rovana Plumb (Romania) ai Trasporti;
- Janez Lenarcic (Slovenia) Gestione delle crisi;
- Ylva Johansson (Svezia) Affari interni.