Il Parlamento europeo ha votato a favore dell'imposizione di un massimale del 6% per l'uso dei biocarburanti provenienti da seminativi, dopo mesi di battaglie tra produttori e ambientalisti. Fortemente contrario al limite imposto si è detto il Copa-Cogeca che afferma «tale decisione minaccia il futuro dell'industria europea dei biocarburanti e
«Gli agricoltori e l'industria - ha detto Pekka Pesonen, segretario generale del Copa-Cogeca -hanno realizzato enormi investimenti nel settore, sulla base degli impegni assunti nel 2006 dalle istituzioni dell'Ue affinché, entro il 2020, il 10% dei combustibili utilizzati nei trasporti provenga da fonti energetiche rinnovabili. Un'inversione di marcia nel loro approccio a favore di un massimale del 6% è totalmente inaccettabile. I sottoprodotti derivanti dalla produzione di biocarburanti convenzionali, come i panelli di colza, la polpa di barbabietola e le borlande essiccate di distilleria, svolgono un ruolo importante nella catena alimentare europea e sul mercato delle proteine vegetali destinate all'alimentazione animale, sul quale l'Ue deve far fronte a una penuria in costante aumento. La produzione di biocarburanti convenzionali rappresenta una maniera efficace di riequilibrare il deficit di proteine vegetali nell'Ue, di accrescere la stabilità dei mercati dei prodotti di base e dei prezzi per i consumatori e gli agricoltori, e di utilizzare pienamente la capacità di produzione dell'Ue per stimolare la crescita verde nelle zone rurali».
Inoltre, un recente studio, dimostra anche che la produzione europea di biocarburanti non minaccia l'approvvigionamento alimentare né causa un'impennata dei prezzi dei prodotti alimentari nel resto del mondo.
Per questi motivi il Copa-Cogeca chiede che venga aumentata la parte dei biocarburanti provenienti da seminativi ad almeno l'8% e vengano inclusi tutti i rifiuti e residui nell'obiettivo in materia di biocarburanti avanzati.
In merito poi ai cosiddetti fattori iLUC (Indirect Land Use Change che misura l’impatto a livello emissivo causato dalla deforestazione), accettati dalla stessa votazione del Parlamento europeo, ma ritenuti, da molti esperti, "strumento inaffidabile di misurazione", il Copa-Cogeca si è detto contrario poiché «non si dispone di prove scientifiche solide e pertinenti. Il modello utilizzato non è né trasparente né appropriato per valutare in modo preciso l'entità del cambiamento di destinazione dei terreni e le conseguenti emissioni di gas a effetto serra, per via di errori di dati critici e di importanti problemi di metodologia. Occorre respingere anche la contabilizzazione multipla dato che induce in errore il consumatore circa il vero livello di fonti rinnovabili».
Du.B.
BIOCARBURANTI
Biofuels, dal Parlamento Ue limite del 6%
Per quelli provenienti da seminativi. Secco no del Copa-Cogeca, preoccupato per il futuro del settore