Biodigestori come opportunità per il Friuli-Venezia Giulia

Ad Azzano Decimo la terza tappa del Farming Tour del Cib

farming tour Friuli
Guecello di Porcia e Brugnera. In evidenza, alle sue spalle, i pannelli fotovoltaici sul tetto della stalla
L’azienda Principi di Porcia integra i ricavi con l’economia circolare. L’impianto biogas,  alimentato con reflui zootecnici e cereali, immette in rete 8,4 milioni di kw/anno di energia elettrica. E sui tetti di stalle, cantine e ricoveri per attrezzi lavorano 2.500 mq di pannelli fotovoltaici

Anche in Friuli la zootecnia può ricercare nelle energie alternative occasioni di integrazione del reddito. O possibilità di realizzare momenti di economia Circolare. Lo ha dimostrato il 15 giugno ad Azzano Decimo, provincia di Pordenone, la terza tappa del Farming Tour, iniziativa organizzata dal Cib - Consorzio italiano biogas alla scoperta delle realtà di punta del biogas italiano.

Protagonista dell’incontro la società agricola Principi di Porcia e Brugnera, un’azienda con più di otto secoli di tradizione, attiva oltre che in zootecnia anche in vitivinicoltura. Il suo allevamento conta 153 bovine in lattazione e una produttività pari a 39,6 litri di latte per capo al giorno.

L’azienda di Azzano presenta un impianto biogas alimentato con proprie colture cerealicole dedicate e reflui zootecnici, di potenza massima di 1 MW che consente di immettere in rete 8,4 milioni di kw/anno di energia elettrica rinnovabile. Inoltre, conta su 2.500 mq di pannelli fotovoltaici sulle strutture di copertura degli allevamenti, delle cantine e dei ricoveri per gli attrezzi.

Il conduttore dell’azienda agricola, Guecello di Porcia e Brugnera, ha affermato: «È un piacere ospitare oggi nella nostra azienda agricola la tappa del nord est del Farming Tour del Cib. Ritengo sia un’ottima opportunità quella di ritrovarsi di persona in un gruppo così ampio di agricoltori e rappresentanti delle istituzioni, che stanno cercando delle risposte alle tante domande che l’evoluzione normativa del settore richiede. L’agricoltura moderna si basa sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale e le imprese del nostro settore hanno colto da tempo questa sfida per soddisfare i bisogni della comunità sul fronte energetico, salvaguardando al tempo stesso le produzioni tradizionali».

In Friuli-Venezia Giulia negli ultimi anni è cresciuto lo sviluppo del biogas: sono infatti circa 90 gli impianti a biogas presenti in regione, alimentati soprattutto con prodotti agricoli, localizzati principalmente nelle provincie di Udine e Pordenone. Ha sottolineato il direttore del Cib Christian Curlisi: «Il Friuli-Venezia Giulia è una regione ricca di materie prime e dalle grandi potenzialità per la produzione di biogas nel Nord est. Oggi la presenza di tanti imprenditori e soci del Cib conferma l’attenzione verso le nuove opportunità che si aprono per il settore grazie alla normativa comunitaria e nazionale».

Tuttavia, Curlisi ha parlato anche di criticità: «Le richieste che ci giungono dal mondo agricolo e imprenditoriale delineano ancora un forte clima di incertezza per la mancanza di una normativa omogenea e una visione prospettica che prefiguri il futuro ruolo del settore anche dopo l’orizzonte finora tracciato ad esempio dal Pnrr. Giornate come questa ci aiutano a tarare e rafforzare la nostra azione verso le istituzioni, raccogliendo istanze alle quali dar seguito».

La Regione ci crede

Al centro della giornata di Azzano Decimo gli approfondimenti legati alle novità previste per il settore dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, Pnrr: lo sviluppo del biometano per il nostro Paese all’interno del piano prevede 1,9 miliardi di euro di investimenti per produrre ulteriori 2,3 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2026. Obiettivi che il Friuli-Venezia Giulia è pronto a cogliere per intraprendere un percorso di transizione ecologica e di sviluppo sostenibile.

Almeno, questo si è colto dalle dichiarazioni di due rappresentanti delle istituzioni locali presenti all’incontro. Come Eleonora Pigat, assessore comunale al Commercio, attività produttive e politiche ambientali, che ha affermato: «Il biogas contribuisce alla transizione verso un sistema energetico più sostenibile. È un orgoglio vedere come una storica e importante azienda locale, Principi di Porcia, abbia già da diversi anni investito su queste nuove tecnologie e continui a investire per crescere sempre».

Mentre Cristina Amirante, assessore regionale alle infrastrutture e territorio, ha assicurato che queste problematiche sono all’attenzione della Regione Friuli-Venezia Giulia: «È un grande piacere rappresentare l’amministrazione regionale e portare i saluti del presidente Massimiliano Fedriga a questa tappa del Farming Tour dedicata al tema del biogas e del biometano, sottolineando le sinergie che possono preservare il suolo, le culture e l’ambiente. Comprendiamo l’importanza fondamentale di queste tematiche per il nostro futuro sostenibile».

Ma Curlisi ha aggiunto: «Gli investimenti del Pnrr rappresentano un’importante occasione di modernizzazione del settore primario, che però necessita di regole certe e risposte rapide da parte della pubblica amministrazione centrale e locale. I ritardi già accumulati sul Pnrr si sommano a quelli che il settore sconta sul fronte della possibilità di prosecuzione della produzione di energia elettrica per quegli impianti che sono già giunti o che stanno per giungere a fine incentivo e che non potranno accedere alle opportunità del Pnrr».

Come Cib, ha concluso Curlisi, «stiamo da tempo chiedendo un intervento urgente per superare diverse criticità attuative e auspichiamo che l'aggiornamento del nuovo Pniec possa definire una traiettoria chiara di sviluppo per il settore, in linea con gli obiettivi del Pnrr e del REPowerEu ».

La sigla Pniec indica il Piano nazionale ingrato per l’energia e il clima, un documento pubblicato dal ministero per lo Sviluppo economico, uno strumento per cambiare la politica energetica e ambientale italiana verso la decarbonizzazione. Cambiarla attraverso linee d’intervento come queste: decarbonizzazione, efficienza e sicurezza energetica, sviluppo del mercato interno dell’energia, della ricerca, dell’innovazione e della competitività.

La prossima tappa

Dopo la tappa del 15 giugno in Friuli-Venezia Giulia, il Farming Tour del Cib si concluderà il 14 settembre in Emilia-Romagna, con un incontro alla cooperativa agricola “Il Raccolto” di Bentivoglio (Bologna).

Per maggiori informazioni, e per iscriversi alla tappa, è attivo la pagina del Farming Tour.


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Biodigestori come opportunità per il Friuli-Venezia Giulia - Ultima modifica: 2023-07-18T12:09:38+02:00 da K4

1 commento

  1. Bellissimo articolo ma peccato che nella nostra regioni impianti di biogas esistenti non vengano valorizzati e siano costretti alla chiusura causa lo “strozzinaggio” delle banche. Perché x dare vita a certe realtà bisogna chiedere aiuto alle banche x ottenere i mutui ma se si sbaglia banca poi si fallisce e chi ne guadagna secondo voi?

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