La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a biomasse incentivate dal conto termico riguarda anche i condomini. È questa la risposta che il Gse ha fornito ad Ater (Associazione tecnici energie rinnovabili) che aveva richiesto un chiarimento interpretativo sul Dm. 28/12/2012, cosiddetto conto termico, in merito al fatto se un edificio residenziale (fabbricato non rurale), ad esempio un condominio, potesse o meno beneficiare dell'incentivo per sostituzione della caldaia a gasolio esistente con un generatore di calore alimentato a biomassa o se tale prerogativa fosse riservata solo al settore della serricoltura e dei fabbricati rurali.
Questa la risposta del Gse: “L'art. 3, comma, 1 lett. b, del DM 28/12/2012 individua i soggetti privati ammessi agli incentivi, includendo i soggetti privati appartenenti all'ambito residenziale e, tra gli altri, anche i condomini.
Per questi ultimi sono ammessi, tra gli altri, gli interventi indicati all'art. 4, comma 2, lett. b, del medesimo decreto, purché sussista una sostituzione di impianto di climatizzazione invernale, alimentato a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio, con un impianto di climatizzazione invernale dotato di generatore di calore alimentato da biomassa (ad esempio caldaia a biomassa, stufa a legna, stufa a pellet, termocamino), nel rispetto dei criteri di ammissibilità indicati nell'allegato II del DM 28/12/2012”.
Du.B.