Idee di giovani imprenditori trasformate in concrete iniziative imprenditoriali. Oggi è possibile grazie ad Agrofood Bic srl (Business Innovation Center), il nuovo acceleratore multi-azienda che lavora su scala nazionale e internazionale per cogliere e valorizzare preziose opportunità di business nel settore dell’agro food, utilizzando metodi trasversali per comprendere interessi multipli.
Nato dalla collaborazione tra sei importanti azienda italiane: Granarolo spa, Gellify srl, Camst Soc. Coop. arl, Conserve Italia sca, Cuniola Società Agricola arl (Ima), Eurovo srl., Agrofood Bic punta ad accelerare startup promettenti e innovative nel campo dell’agroalimentare, aiutandole a realizzare i propri progetti imprenditoriali e a risolvere tutte le iniziative organizzative, operative e strategiche.
Comprendendo tutte le tappe della filiera "dal campo alla tavola" e le attività associate, il nuovo acceleratore sviluppa ecosistemi innovativi e progetta il futuro della filiera agroalimentare che dovrà essere guidata dall’innovazione, dalla sostenibilità e dall'agricoltura 4.0.
«Non si parla dunque di finanziare innovazioni a 360 gradi ma di creare innovazione e opportunità di business per le aziende socie e per le startup che hanno bisogno di essere accelerate, condividendo idee, bisogni e competenze, al fine di favorire la crescita reciproca», spiega Gianpiero Calzolari, presidente di Agrofood Bic e di Granarolo spa.
«Ma Granarolo, Gellify, Camst, Conserve Italia, Ima ed Eurovo – aggiunge - non sono gli unici protagonisti del progetto, ad affiancarle infatti ci sono anche tre importanti istituti di ricerca: Università di Bologna, Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e Aster, la società della Regione Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione, che hanno deciso di mettere a disposizione le loro expertise».
Le aree strategiche
Le aree strategiche sulle quali il progetto si concentra sono:
- Cibo salutistico e bisogni speciali, sono sempre di più le persone che accusano forme di intolleranza e ricercano prodotti salutari e alimenti tarati su specifici bisogni.
- High Tech e Smart Farming, il progetto mira a sviluppare l’agricoltura intelligente 4.0, ottimizzare la coltivazione e ridurre gli sprechi.
- Tracciabilità, Agrifood Bic promuove sistemi che consentono di garantire che tutti i processi qualitativi siano controllati lungo tutta la filiera.
- Shelf Life & Food Delivery, il progetto ha anche l’obiettivo di favorire l’export del made in Italy puntando all’innalzamento della shelf life dei prodotti.
- Packaging sostenibile, il concetto è quello del biopackaging, impiegando prodotti da scarti dalle lavorazione.
Ma in cosa consiste l’acceleratore?
Tramite un comitato tecnico scientifico, Agrofood Bic selezionerà startup già costituite o in via di costituzione, che abbiano bisogno di iniettare all’interno degli investimenti per sviluppare delle progettualità che siano di interesse per loro e per i soci del progetto, scegliendo le iniziative più innovative fra le candidature pervenute e le realtà connotate da fattibilità concreta e opportunità progettuali da sviluppare.
Successivamente le startup selezionate seguiranno un programma di accelerazione e di training intensivo per alcune settimane. Questo permetterà al comitato tecnico scientifico del progetto di scremare le aziende selezionate, passando da dodici a cinque.
Ogni iniziativa così selezionata sarà abbinata a un mentor dei soci della Bic e a un progetto di open innovation da portare avanti con il coordinamento del mentor e il supporto degli altri attori del network e della filiera.
Di cosa potranno disporre le startup selezionate?
Le startup che parteciperanno al programma avranno la possibilità di:
- accedere alle competenze dei partner Bic su temi di mercato, business e tecnologie;
- accedere a tutti gli asset dei partner Bic (sistemi pilota, laboratori, siti produttivi, spazi di lavoro dedicati e attrezzature);
- ottenere la consulenza di esperti nelle principali aree organizzative aziendali e di un mentor dedicato;
- accedere alla filiera dei partner ottenendo la connessione con i loro clienti e fornitori.
«Il finanziamento previsto daI programma Agrofood Bic – fanno sapere dall’’Agrofood Bic - prevede una somma di 15mila euro nella prima fase e, successivamente uno o più ulteriori finanziamenti da 20mila euro assegnati al raggiungimento di specifici risultati. Infine, in fase avanzata, saranno stanziati fino a 100mila euro, coinvolgendo in parallelo un network di investitori molto più importante».
I tre pilastri del progetto
Il progetto Agrofood Bic fa leva su tre pilastri:
- Open Innovation, accesso a soluzioni innovative uniche da parte di startup innovative e persone imprenditrici.
- Dna industriale, obiettivo di business focalizzato dalle industrie.
- Crescita dell'azienda, programma di accelerazione sfruttando competenze verticali.
Come candidarsi
A oggi Agrifood Bic ha già raccolto un importante numero di candidature. L’obiettivo è quello di valutarle nei mesi di marzo e aprile 2019. «Si partirà così con la selezione che condurrà a una dozzina di startup, le quali saranno poi analizzate in modo approfondito, sia in termini di tecnologia che di modello di business», chiarisce Calzolari.
La candidatura può avvenire in modo spontaneo o tramite call/bando (senza scadenza).
«La funzione dei bandi è quella di esplicitare in maniera più dettagliata quali sono le aree di interesse di Agrofood Bic. È molto importante che alla base della candidatura ci sia una progettualità di fondo già elaborata».
L’idea è quella di consentire l’ingresso di 5 startup ogni anno.
Per candidarti visita il sito web www.agrofoodbic.it, qui sarà possibile anche inoltrare candidature spontanee.