Agrumi in ripresa vegetativa, pronti gli insetti succhiatori

Colonia svernante dell’aleurodide Aleurocanthus spiniferus, specie la cui presenza è in aumento negli agrumeti italiani
Con lo stabilizzarsi del clima primaverile occorre monitorare alcuni insetti fitofagi come la cimicetta verde, stimolare il rinverdimento delle foglie e proteggere le piante da ritoni di freddo

Anche questo inverno, come quelli degli ultimi anni scorsi, è stato più caldo della norma, con temperature miti e mancanza di piogge, soprattutto nelle aree ioniche peninsulari e siciliane. Con queste condizioni climatiche, gli agrumi, che sono piante sempre verdi di origine tropicale, hanno avuto difficoltà a fermare la vegetazione per superare l’inverno ed hanno iniziato precocemente le fasi tipicamente primaverili della ripresa vegetativa, con il rischio di essere più suscettibili ad eventuali gelate primaverili. Come già detto su questa rubrica, anche diversi insetti succhiatori degli agrumi (cocciniglie e soprattutto aleurodidi) si sono avvantaggiati dell’inverno mite e dell’attività vegetativa delle piante, continuando ad alimentarsi e proseguendo il loro ciclo, con produzione di nuova melata.

Cimicetta verde tra gli insetti degli agrumi

La cimicetta verde (Closterotomus trivialis) è uno dei fitofagi da monitorare per i danni che le sue punture di alimentazione arrecano sia ai germogli che ai bocci fiorali. Nel caso di non abbondante fioritura e un livello di infestazione di circa il 20% dei germogli infestati, si potrà intervenire con acetamiprid, sistemico ascendente ed efficace, in questo periodo, anche contro afidi, mosche bianche e cocciniglie.

Con lo stabilizzarsi del clima primaverile, la gestione agronomica degli agrumeti dovrà favorire la ripresa vegetativa delle piante, attenuare eventuali danni da gelo e tutelare, anche dalle avversità parassitarie, i nuovi germogli.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Copertura con tessuto non tessuto di un giovane impianto di agrumi per mitigare gli effetti delle gelate

Se la vegetazione è clorotica

Negli agrumeti in cui la vegetazione si presenta clorotica e stentata, cosa piuttosto frequente quando le piogge invernali dilavano l’azoto del terreno (ma non è certo il caso di quest’anno), potrebbe essere utile somministrare per via fogliare una soluzione di microelementi per stimolare la ripresa ed il “rinverdimento” delle foglie.

I prodotti disponibili in commercio sono molti, con un’ampia gamma di microelementi e sostanze organiche, ma è consigliabile preferire quelli la cui composizione è chiaramente riportata in etichetta. La concimazione fogliare è una pratica utile per aiutare le piante debilitate ma può essere pericolosa se si eccede o se si usano sostanze ormonosimili che possono alterare la fisiologia della pianta. Anche per le eventuali lavorazioni sarà meglio attendere la piena ripresa vegetativa per non distruggere in questo periodo il cotico erboso e per non danneggiare le radici più superficiali.

Le piante che durante l’inverno hanno subito danni alle radici possono manifestare ingiallimenti in tutta o parte della chioma. Le cause più frequenti sono gli attacchi di Phytophthora spp. all’apparato ipogeo o asfissie radicali conseguenti a condizioni di ristagno idrico. Nel caso di marciumi da fitoftora si potranno “sconcare” le piante colpite, scortecciando le aree infette. L’intervento chimico con prodotti sistemici (metalaxil, fosetil di alluminio o fosfonato di potassio) dovrà essere rimandato alla piena ripresa vegetativa, in modo che l’assorbimento sia più efficace. Altre cause di marciume radicale sono Armillaria mellea e Fusarium solani che colpisce soprattutto le piante innestate su citrange Troyer e Carrizo, meno resistenti rispetto all’arancio amaro.

Agrumi in ripresa vegetativa, pronti gli insetti succhiatori - Ultima modifica: 2024-03-14T08:01:25+01:00 da K4

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