Via libera dal Consiglio dei ministri al 'bonus verde' che prevede la detrazione del 36% per la 'sistemazione a verde' di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere (terrazzi, giardini, anche condominiali), anche mediante impianti di irrigazione, nonchè a lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico. Lo prevede la legge di Stabilità approvata il 16 ottobre in Consiglio dei ministri.
«Con il bonus è stato premiato il nostro impegno verso un comparto produttivo del Paese come quello florovivaistico che genera un fatturato di 2,5 miliardi di euro, conta 30mila aziende e dà lavoro a 180mila addetti» ha commentato Maurizio Bernardo, presidente della Commissione Finanze della Camera.
«Una vittoria del comparto, dopo quasi tre anni di lavoro intenso di sensibilizzazione, promozione, cultura e networking, ma anche dei cittadini tutti che beneficeranno delle ricadute positive dell’incremento del verde sulla salute, sull’ambiente e sulla qualità della vita» secondo il Coordinamento nazionale filiera del Florovivaismo e del paesaggio.
Gli fa eco Francesco Mati, presidente del Distretto Vivaistico di Pistoia e presidente della Federazione di prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana e nazionale «Ci troviamo davanti a quella che possiamo considerare senza mezzi termini il più importante provvedimento mai fatto prima per il vivaismo. Un incentivo che riuscirà a rilanciare come mai avvenuto in passato il nostro settore con ricadute incalcolabili per l'intera economia toscana e nazionale. Un risultato che arriva dopo anni di lavoro e che premia l'intervento fondamentale del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, protagonista a livello nazionale, insieme all'Organizzazione degli imprenditori agricoli, che ha supportato la Federazione nazionale di prodotto florovivaistico di Confagricoltura».
«Una manovra con elementi di sviluppo e innovazione, a partire dalle novità del “bonus verde”, che incentiva il florovivaismo riconoscendo il ruolo fondamentale del green nel mitigare gli effetti dello smog e migliorare la vivibilità dentro le mura cittadine. Una novità sostanziale che porta con sé nuovi posti di lavoro» è il commento di Agrinsieme, il coordinamento, che riunisce Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative agroalimentari.
E per la Coldiretti si tratta «di una misura importante per favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento. Una pianta adulta - sottolinea la Coldiretti - è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Il verde urbano in Italia pero’ rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati) sulla base dell’ultimo rilevamento Istat. La situazione è più difficile nelle metropoli che hanno una disponibilità di spazi verdi che va dagli appena 15,9 metri quadrati di verde urbano per abitante a Roma ai 17,2 di Milano fino a 21 di Torino. Si utilizza finalmente la leva fiscale per riconoscere i benefici che derivano alla collettività dalla cura e dagli investimenti privati nel verde, ma si tratta anche di un importante sostegno al settore florovivaistico Made in Italy».