Cinque consorzi vini dop pugliesi: “Non va bene un Vinitaly 2020 estivo”

    Per essi non esistono le condizioni necessarie per lo svolgimento a giugno, perciò si esprimono congiuntamente per il rinvio della Fiera veronese al 2021

    Cinque importanti consorzi di vini dop pugliesi si esprimono insieme per il rinvio del Vinitaly al 2021, evitando una manifestazione estiva che presenta, a loro avviso, numerosi limiti e problemi. Essi sono il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria doc e docg, il Consorzio di Tutela Vini dop Salice Salentino, il Consorzio dei Vini doc Gioia del Colle, il Consorzio per la Tutela dei vini doc Brindisi e Squinzano e il Consorzio di Tutela Vini Castel del Monte doc e docg.

     

    Vinitaly rinviato a giugno 2020

    Come è noto Vinitaly, in programma a Verona dal 19 al 22 aprile, è stato rinviato di due mesi, dal 14 al 17 giugno (date di cui si aspetta la conferma ufficiale da Verona Fiere). L’evento, prima confermato, ha dovuto alzare bandiera bianca, fra l’altro anche per il blocco dei voli diretti su Milano che avrebbe impedito la partecipazione di importanti buyer esteri. Intanto un’altra importante fiera di settore, la Prowein di Dusseldorf, che sarebbe dovuta iniziare il 15 marzo, è stata prima posticipata a data da destinarsi e poi annullata.

     

    Per i consorzi mancano condizioni per evento di livello internazionale

    Padiglione della Puglia a un recente Vinitaly.

    «In questo periodo di evoluzione dello stato di emergenza, ci rendiamo conto di quanto sia necessario presentare un settore unito con degli obiettivi condivisi – così i cinque consorzi esordiscono in un comunicato congiunto –. Fra di essi la tutela e il rilancio del made in Italy in generale, e dell’agroalimentare italiano in particolare, rivestono una posizione di primaria importanza. Questi obiettivi vanno perseguiti con azioni ed eventi che abbiano una precisa strategia. La manifestazione fieristica di Vinitaly è sicuramente un evento identitario per il vino italiano, ma ci pare, purtroppo, che non ci siano le condizioni necessarie per garantire un evento di livello, qualità e risonanza internazionali, come gli standard di Vinitaly stesso ci hanno abituati. Diversi i motivi, fra cui, prima di tutto, la sicurezza a livello sanitario; ma ovviamente su ciò veglieranno le competenti istituzioni».

     

    Dai buyer scarso interesse per un Vinitaly estivo

    Inoltre, per i cinque consorzi e i loro produttori la partecipazione all’evento veronese rappresenta una decisione di investimento impegnativa per il budget annuale, mentre un Vinitaly estivo non catalizzerebbe la necessaria attenzione.

    «Abbiamo, infatti, consultato in via informale i principali buyer internazionali che ci hanno espresso disinteresse per un’edizione estiva di Vinitaly. D’altronde, l’anno commerciale è già in corso, le nuove annate vengono presentate in questi giorni, con invio di campioni e listini. Non appena l’emergenza sarà finita, sarà molto difficile pensare che gli operatori del settore ho.re.ca. italiano possano, dopo mesi di difficoltà legate alla presente emergenza, abbandonare il proprio esercizio ai dipendenti per presenziare alla fiera. Altra perplessità è che si verifichi una partecipazione irrilevante da parte degli eno-passionati in generale. Sarebbe utile seguire l’esempio di Düsseldorf Messe con Prowein e riportare l’evento direttamente all’edizione 2021».

    Auspicio di rilancio dell’immagine dei vini italiani con strategia chiara

    Proprio per questi motivi i cinque consorzi auspicano «che le istituzioni preposte alla promozione del vino italiano e l’organizzazione di Veronafiere decidano di rilanciare con una strategia chiara l’immagine del nostro amato prodotto, senza disperdere risorse essenziali in iniziative che presentano i suddetti limiti».

    Cinque consorzi vini dop pugliesi: “Non va bene un Vinitaly 2020 estivo” - Ultima modifica: 2020-03-18T09:01:11+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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