Dopo l’intesa sul prezzo del latte pensiamo alle proteine vegetali

prezzo del latte
Nell'editoriale del n. 35 di Terra e Vita il vicepresidente di Confagricoltura plaude al raggiungimento dell'intesa sul prezzo del latte ma invita il mondo agricolo e le istituzioni a pensare a come aumentare la produzione italiana di proteine vegetali

Dopo mesi di trattative, la firma del protocollo d’intesa sul prezzo del latte tra le organizzazioni agricole, le cooperative, l’industria e la grande distribuzione per la salvaguardia degli allevamenti italiani, è un traguardo importante, poiché coglie la necessità di dare respiro alle imprese zootecniche in questo particolare periodo storico, ma è anche un fondamentale punto di partenza verso un confronto costante tra tutta la filiera.

Bisogna innanzitutto dare atto al ministro delle Politiche agricole e forestali Stefano Patuanelli di essersi impegnato in prima persona a raggiungere l’accordo e di aver accolto la nostra richiesta di rendere strutturale il Tavolo di filiera. La situazione degli allevatori è oggi estremamente difficile: l’aumento senza precedenti del costo delle materie prime e dell’energia nel corso del 2021 sta strozzando il settore lattiero-caseario, e non solo.

Il nostro impegno, come Confagricoltura, non può che essere quello di riportare redditività alle aziende, perché la tenuta delle imprese ha ricadute positive in termini economici e di coesione sociale per il Paese. Certo è che tutti, adesso ancora di più, devono fare la propria parte perché ciò avvenga. Per questo siamo anche convinti che un eventuale fallimento del Tavolo non avrebbe giovato a nessuno: in ballo c’era la sopravvivenza di tutto il mondo lattiero-caseario.

Editoriale di Terra e Vita 35/2021

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Proteine vegetali, bisogna aumentare la produzione

Diventa prioritario affrontare la questione delle proteine vegetali e di come aumentarne l’autoapprovvigionamento per far fronte alle dinamiche commerciali che vedono l’Italia deficitaria da questo punto di vista. Se prendiamo ad esempio il mercato della soia, sappiamo che questo è caratterizzato da incertezza e volatilità: la variabilità dei prezzi richiede risposte analitiche, definizione di strategie di acquisto, di vendita o di risk management. E oggi l’aumento dei prezzi per un prodotto che importiamo quasi totalmente non è più sostenibile.

Come Confagricoltura abbiamo proposto che, sulla base del piano proteico europeo, si definisca quello nazionale, incoraggiando la produzione di semi oleoproteaginosi, proteaginose e leguminose da foraggio di cui l’Unione europea è deficitaria. Chiediamo cioè che, nell’ambito della Pac, gli ecoschemi vengano integrati in una strategia nazionale, incentivando le produzioni da valorizzare all’interno delle filiere, proprio come le proteine vegetali a supporto della zootecnia, quella da latte e quella da carne.

Infine la promozione: è indispensabile lavorare, noi agricoltori per primi, per valorizzare sempre di più il prodotto italiano, con tutto il valore aggiunto che ne consegue. Anche questo obiettivo deve vedere coinvolta l’intera filiera, nel comune interesse di superare le criticità e sostenere il settore, che vale oltre 16 miliardi di euro e occupa più di centomila persone.

Dopo l’intesa sul prezzo del latte pensiamo alle proteine vegetali - Ultima modifica: 2021-11-19T07:38:34+01:00 da K4

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