«Entro il 2023 dobbiamo raddoppiare le aziende assicurate con gli strumenti convenzionali di gestione del rischio». Questa la sfida lanciata da Albano Agabiti in chiusura del VI Forum sulla gestione del rischio in agricoltura. organizzato da Asnacodi Italia.
«Negli ultimi 15 anni abbiamo affrontato sfide incredibili tipo il passaggio dalle polizze mono rischio alle multirischio – ha rimarcato il presidente di Asnacodi –. Bisogna essere audaci per ottenere grandi risultati, e anche un po' sognatori. Ci candidiamo a gestire il futuro con un orizzonte che arrivi almeno ai prossimi dieci anni. Il futuro passerà per sistemi dove saranno convogliati tutti i dati, come la blockchain, che aiuteranno anche la gestione del rischio».
Dialogando sul palco con il sottosegretario del ministero delle Politiche agricole e forestali Francesco Battistoni, Agabiti non ha mancato di elencare i problemi che frenano la diffusione delle polizze agevolate, ma più in generale di una cultura della gestione del rischio come strumento di lavoro per le aziende agricole.
«Il ritardo nei pagamenti dei rimborsi delle polizze agevolate l'anno scorso ci ha messo in difficoltà con le banche – ha sottolineato Agabiti –. Non parliamo della zootecnia, settore che attende i rimborsi del 2015».
Italia esempio mondiale nella gestione del rischio
«Nonostante questo il sistema italiano è uno dei migliori al mondo – ha precisato Agabiti – e molti Paesi europei guardano alla nostra organizzazione, ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo correre, dobbiamo osare di più, dobbiamo sognare, anche se con i piedi per terra».
Agabiti ha poi fatto notare come i contributi di Agricoltura 4.0 nell'ultimo anno e mezzo abbiano fatto molto di più che dieci anni di politiche di promozione degli investimenti in nuove tecnologie, perché si tratta di uno strumento semplice da utilizzare, non ci sono bandi, graduatorie o burocrazia. Secondo il presidente, il Fondo nazionale per le avversità catastrofali dovrà essere costruito con lo stesso principio per avere appeal tra gli agricoltori.
«Il sistema Asnacodi è un esempio di organizzazione a tutela degli associati – ha rimarcato con orgoglio Agabiti – ora stiamo lavorando per creare una sorta di blockchain nella quale inserire tutte le pratiche agricole corrette e certificate per fornirle come servizio alle imprese agricole associate. Una sfida per una rivoluzione tecnologica che non ci spaventa ma ci impegna al 100%».