Gestione del rischio, a Roma gli stati generali per disegnare il futuro

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Via al IV Forum Asnacodi. Sul tavolo tutte le sfide che attendono l’agricoltura italiana per far fronte ai cambiamenti climatici mantenendo la competitività sui mercati internazionali

«L’adattamento al cambiamento climatico è una delle sfide più grandi della nostra epoca e il suo impatto negativo compromette le capacità degli Stati di attuare uno sviluppo sostenibile come ha sottolineato anche la recente Comunicazione della Commissione europea sulla nuova strategia dell'Ue di adattamento ai cambiamenti climatici ed è evidente come ne risentiamo noi agricoltori». Con queste parole il presidente di Asnacodi Italia Albano Agabiti ha aperto a Roma i lavori del VI Forum sulla gestione del rischio in agricoltura che ha come filo conduttore la sostenibilità e l'innovazione nella gestione del rischio: gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ammonta a 9,5 miliardi di euro il valore assicurato nel 2021 con le polizze agevolate da circa 75mila aziende agricole.

«Una cifra in crescita ma ancora non basta per mettere al sicuro il grande patrimonio identitario dell'agricoltura italiana, che fa della biodiversità e della qualità un tratto distintivo a livello internazionale – ha aggiunto Agabiti – dobbiamo arrivare a far entrare nel sistema della gestione del rischio 500-600mila imprese».

Nel suo discorso introduttivo il presidente di Asnacodi ha plaudito all'iniziativa del fondo nazionale per la gestione del rischio finanziato con i fondi del primo pilastro della Pac e ha auspicato che le polizze agevolate diventino uno strumento di lavoro delle aziende agricole come lo sono i mezzi tecnici e le macchine.

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Obiettivo sviluppo sostenibile

Due giorni, il 25 e 26 novembre, per conoscere le ultime novità per il settore e delineare le strategie future. Il Forum di Asnacodi Italia vede il patrocinio del Parlamento europeo, del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di Agea e Ismea, ed è strutturato in quattro momenti di approfondimento che riguarderanno i cambiamenti climatici, la futura Pac, l’innovazione digitale e gli strumenti innovativi di gestione del rischio.

Il Forum, che si propone di continuare il confronto italiano, europeo e internazionale sulla gestione dei rischi in agricoltura, è anche il primo dopo l’adozione dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile che delinea sfide da affrontare in maniera compatta e coordinata. Le minacce globali che incombono sulla salute, i disastri naturali, sempre più frequenti e violenti, ci impongono di mantenere alta l’attenzione, di elaborare indirizzi operativi efficaci e supportare l’innovazione con strumenti adeguati.

«Allo stesso tempo, la nostra è un’epoca di grandi opportunità – ha sottolineato il direttore di Asnacodi Italia Andrea Berti –. Sono stati compiuti progressi significativi nel far fronte alle domande di progresso. La diffusione dei mezzi di comunicazione e d’informazione di massa e l’interconnessione globale permettono di accelerare il progresso, di colmare il divario digitale e di sviluppare società basate sulla conoscenza, così come lo consentono le scoperte scientifiche e tecnologiche».

Tutti uniti contro il cambiamento climatico

La natura globale del cambiamento climatico richiede la più ampia cooperazione internazionale possibile, una partnership pubblico-privata rivitalizzata per garantirne la realizzazione e la supervisione dei processi di monitoraggio e revisione.

A tale riguardo il Forum approfondisce le relazioni e la possibile integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nel processo decisionale in materia di investimenti in agricoltura e di supporto ai Consorzi di difesa nonché nelle politiche commerciali sulle coperture assicurative, nell’ottica della conoscenza, consapevolezza e della sostenibilità.

Il Sistema dei Consorzi di difesa riunito in Asnacodi Italia, in collaborazione con le Organizzazioni agricole di riferimento, costituisce un esempio di aggregazione delle imprese agricole che ha dimostrato di essere in grado di fornire risposte concrete a queste esigenze per continuare ad essere all’altezza della crescita importante che caratterizza l’agricoltura Italiana.

Gestione del rischio, a Roma gli stati generali per disegnare il futuro - Ultima modifica: 2021-11-25T17:00:56+01:00 da Simone Martarello

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